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Venerdì 04 dicembre 2020
Ore 18:00 Pagine Facebook di Éntula e Lìberos - Canale YouTube di Lìberos Sardegna

Paolo Di Paolo online

Lìberos presenta:

SVEGLIARSI NEGLI ANNI VENTI, di e con Paolo Di Paolo
con Giovanni Dozzini

Un secolo fa, con una guerra mondiale e una grande epidemia alle spalle, il mondo ruggiva festoso, ignaro delle nubi che si addensavano all'orizzonte. Gli anni Venti arrivavano carichi di promesse e di minacce. Ecco che tornano, in un paesaggio stravolto e indecifrabile.

Le decadi, diceva Hemingway, finiscono ogni dieci anni, mentre le epoche possono finire in qualsiasi momento. Contare il tempo è una questione tutta umana e i calendari non sono altro che lo specchio delle nostre attese, del nostro bisogno di archiviare e progettare. Ma che cos'è un passaggio d'epoca? Come si riconosce? Chi lo decreta?
Fra Monaco e Copenaghen, Vienna e Pechino, Paolo Di Paolo ci conduce in una sorta di corridoio spazio-temporale tra due secoli, in compagnia di scrittori e artisti che hanno colto lo spirito e le inquietudini del tempo, gli istanti in cui si intravede la nascita del futuro o gli ultimi bagliori di un mondo che tramonta. I protagonisti sono uomini e donne alla prova del cambiamento, in una società che reinventa valori e confini, alimentando eterni desideri.
I maniaci dei selfie che affollano Rue Crémieux a Parigi, esasperando i residenti, non sono forse gli epigoni di una giovane fotografa, Claude Cahun, che cent'anni prima realizzava autoscatti provocatori? E quei «conflitti insensati», le reazioni «furibonde e sguaiate» che avvenivano ogni giorno «sotto gli occhi delle autorità» nel sanatorio raccontato da Thomas Mann, non riflettono esattamente ciò che accade sui social? Franz Kafka lamentava il «rapporto spettrale» fra gli individui, ma non è mai stato su WhatsApp.
In questo libro, tra futuristi e futurocrati, feste dell'Età del Jazz e odierni aperitivi, fra esplosioni di rabbia sociale e intelligenze artificiali, le storie e le domande rimbalzano da un secolo all'altro. Ci dicono tutta l'ansia e la meraviglia di svegliarsi negli anni Venti. E di vivere il proprio tempo, nonostante tutto, come un'avventura irripetibile.

Paolo Di Paolo
Sono nato il 7 giugno 1983 a Roma.

“…scriverei anche se non scrivessi davvero, perché scrivo nella testa, annoto sensazioni in forma di parole possibili, fermo nuvole, pensieri, o semplicemente il volto di qualcuno, che è già l’inizio di una storia. Ho scritto molti più racconti e romanzi nella testa, ogni giorno, di quelli finiti su carta. Ho scritto per capire, per ricordare, per vedere le cose da un’altra prospettiva. Ho scritto soprattutto per ricostruire un mondo scomparso, o anche solo una città, una strada, l’angolo di una casa, solo per vedere ancora vivo qualcosa che il tempo aveva sommerso. Ho scritto, quasi sempre, proprio per far rivivere qualcuno, persone del passato, anche del mio, o per un me stesso che avevo lasciato per strada ad aspettare. L’ho ripreso per mano e l’ho accompagnato fino alla gelateria, perché era fermo lì e aveva una tremenda paura dei cani. Gli ho fatto da fratello maggiore. Ho scritto per tante altre ragioni e molte le ho dimenticate. A volte ho scritto per amore, per nostalgia, per seguire una musica, per suonarla con le parole. Ho scritto anche per dimenticare, ma non ci sono riuscito. Ho scritto per iniziare un dialogo con qualcuno, per muovere un’idea, per difendere un’idea, per guarire, e per ammalarmi di nuovo. Ho scritto perché c’era una storia che valeva la pena raccontare, come si fa in treno con uno sconosciuto. Ho scritto per fare delle domande senza avere nemmeno l’inizio di una risposta. Ho scritto per lasciare le domande aperte come porte spalancate. Ho scritto, talvolta, come si prega, e come si chiede a qualcuno di restare”.

Evento realizzato con il contributo di:
Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Fondazione di Sardegna
e in collaborazione con Sardex

Per ogni libro venduto durante gli eventi Éntula 2020 pianteremo un albero nel 2021 https://www.liberos.it/949-Per+fare+un+albero+ci+vuole+un+libro, e per gli eventi online sarà sufficiente acquistarlo presso una libreria partner del festival, specificando che si tratta di un acquisto scaturito dall’evento: i librai e le libraie ce lo comunicheranno, e i tuoi acquisti diventeranno alberi nel 2021.

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Paolo Di Paolo

Svegliarsi negli anni Venti

Edizioni Mondadori, 2020, p. 192

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