Lìberos

Arriva Amazon: c'è da aver paura?

Pubblicato il 21-11-2012

Abbiamo atteso le conferme per dirlo, ma ora - come apparso stamattina sul sito di news del nostro media partner Radio Press - la notizia è ufficiale: Amazon apre un nuovo Customer Service a Cagliari. A comunicarlo è stata la stessa multinazionale americana, annunciando numeri che ricordano gli slogan berlusconiani della prima ora: 100 posti di lavoro all'anno, sia a tempo indeterminato che temporanei, a sommarsi per i prossimi 5 anni. Cifre che, se confermate, ne farebbero una delle prime aziende in Sardegna per numero di impiegati. Ma il fatto che il piano di impiego sia timidamente spalmato sul medio termine induce a pensare che tra le stime e la realtà potrebbero esserci delle differenze collegate al trend effettivo di sviluppo delle attività italiane di Amazon.

 

Che figure professionali servono ad Amazon? Il comunicato stampa parla di manager, team manager, addetti al customer service e al supporto tecnico, che tradotto in italiano significa: telefonisti, operatori in linea e loro coordinatori. Quello che Amazon sta facendo è quindi semplicemente aprire un call center nell'area di Cagliari, dove gli operatori si occuperanno di “gestire le richieste dei clienti di Amazon.it sia via telefono che via mail o chat, compreso il supporto tecnico per Amazon Kindle e per i negozi digitali come MP3, App-shop e Cloud Drive”. La sede sarà operativa a partire da marzo 2013.

Qualcuno ha voluto vedere in questa annunciata apertura una minaccia ai terminali tradizionali della filiera del libro. E' un timore infondato: l'apertura di una sede in Sardegna non cambierà per l'isola niente di più di quel che avrebbe cambiato l'apertura della stessa sede in Friuli, fatto salvo che avremo 500 telefonisti in più. Tutti gli altri dubbi, che potete inserire nei commenti sottostanti, li rimandiamo all'intervista che speriamo di riuscire a fare nei prossimi giorni a Martin Angioni, amministratore delegato di Amazon Italia e sardo d'ascendenze. 

 

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