Lìberos

Il principe nero che l'Italia ancora non ha scoperto

Pubblicato il 23-11-2012

André Héléna

Appassionati di noir? Vi manca qualcuno che conta. Di André Héléna il quotidiano Le Monde disse che era il maggior rappresentante del romanzo noir francese e oggi, a quarant'anni dalla sua scomparsa, i suoi libri restano ancora per lo più ignoti al pubblico italiano, benché ispirino le fantasie letterarie di appassionati e cultori. La storia di questo straordinario autore è incredibilmente legata anche alla Sardegna, perché i diritti della sua traduzione italiana appartengono quasi tutti alla casa editrice cagliaritana Aìsara, che ha pubblicato titoli come "Il gusto del sangue", "I viaggiatori del venerdì", "I clienti del Central Hotel", "Il buon Dio se ne frega", "Il ricettatore", "Gli sbirri hanno sempre ragione", "Divieto di soggiorno", "Vita dura per le canaglie", "Il festival dei cadaveri", "Il bacio della Vedova" e "Massacro all'anisette". Se non li avete mai letti, vi perdete un brivido d'autore. Ma c'è una soluzione...

 

Per celebrare André Héléna è appena uscita anche un'antologia - Le Prince Noir - con dodici storie nere scritte da altrettanti scrittori italiani e ispirate ai più celebri romanzi dello scrittore francese, a cura di Alessandro Greco e con la prefazione di Serge Quadruppani. Sono storie di omicidi, prostituzione e ricatti nella cornice di un mondo marcio dominato dalla legge del più forte. Un viaggio negli abissi della mente umana che gli appassionati di noir non dovrebbero proprio negarsi, considerando gli allievi un antipasto per arrivare finalmente al loro maestro.

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