Lìberos

I cinque illeggibili di Marcello Fois

Pubblicato il 31-07-2012

Nuorese di nascita, Marcello Fois vive a Bologna, dove è romanziere pluripremiato e sceneggiatore. I suoi libri sono tradotti in venti paesi. Il suo ultimo romanzo è Nel tempo di mezzo, premio Campiello e finalista al premio Strega.


Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn. Per anni l’ho regalato, poi il prezzo dei libri è aumentato quindi mi sono limitato a consigliarlo vivamente… Ai miei nemici, s’intende.

L’Uomo Senza Qualità di Robert Musil. L’unico libro che non riesco nemmeno a fingere di aver letto.  Eppure c’è stata un’epoca della mia vita, ero un adolescente solitario, in cui la lettura ha rappresentato un dovere: La Montagna Incantata di Mann è andato, I Demoni di Doderer è andato, all’Uomo Senza Qualità avevo la ragazza.

 

Addio alle armi di Ernest Hemingway. Sarà pure Hemingway, ma a me questa storia che ci vuole l’idealista americano di turno per farci capire quanto siamo “italiani” noi italiani, mi ha un po’ rotto le scatole. Lo confesso: Frederick Henry mi è sempre stato antipatico a partire dal fatto che con tutte le infermiere italiane che poteva incontrare al fronte si è messo con l’unica inglese in circolazione, secondo me per santificare che certo, idealmente, combatteva con noi, ma che, di fatto, con gli italiani non voleva avere a che fare. Anche dal punto di vista stilistico, nonostante il lavoro della Pivano, non è il miglior Hemingway.

Gita al Faro di Virginia Woolf. La Signora Ramsay promette a James che il giorno dopo andranno in gita al faro, James ne è entusiasta: e c’è da capirlo, è giovane, ed è in vacanza nelle Ebridi. Tutta vita. Il punto è che il signor Ramsay non è affatto d’accordo a dare il suo assenso per la passeggiata perché teme che il tempo peggiori. Tensione a mille!

La Vita Interiore di Alberto Moravia. L’ultimo, arrapato Moravia. Desideria è la madre, la nonna, la zia letteraria di tutte le Ruby e Olgettine. Un romanzo davvero orrendo scritto da un autore che ha dato moltissimo alla letteratura italiana ma che qui è colto da satiriasi cronica, educatore di ragazzine guarda caso un po’ puttanelle. Dove sono finite le magnifiche vecchiaie: Borges, Saramago, Bufalino? Se la giocava con Io e Lui, ma ha vinto La Vita Interiore perché l’altro è, coerentemente all’argomento, un vero libro del cazzo.

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