Il viaggio di Arte³
Pubblicato il 03-04-2015
Da quattro anni a questa parte una consulta giovanile di un paesino del Campidano oristanese organizza un festival multi - artistico chiamato ARTE³ (“Arte al cubo”). La manifestazione, da sempre, si tiene nel mese di marzo e mantiene invariato fin dalla prima edizione un format innovativo per il territorio: un tema, differente di anno in anno, attorno al quale ruotano svariate forme d’arte; dei pacchetti promozionali pensati per l’occasione dalle strutture ricettive che desiderano farsi conoscere; un aperitivo che precede ogni serata per valorizzare i prodotti locali.
Tutto ciò nasce dalla convinzione che la ricchezza e la bellezza di un paese passino anche attraverso la cultura e la sua valorizzazione, capaci di mettere in moto veri e propri circuiti virtuosi che possono avere un importante ritorno economico sul territorio stesso.
L’elemento portante dell’intera manifestazione è il tema che fa da fil rouge di tutte le serate alle quali parteciperanno ospiti nuovi e alcune riconferme. Quest’edizione parlerà di viaggi, viaggiatori, esperienze e racconti legati ad essi attraverso la fotografia, la musica, la poesia, la letteratura. Quattro le giornate previste, 21 – 22 – 28 - 29 marzo, con numerosi appuntamenti in
calendario.
Gianluca Vassallo esporrà il suo progetto “Interni di viaggio_#00”, una mostra fotografica frutto di un processo relazionale. L’artista ha vissuto a Palmas Arborea per cinque giorni, nei primi di marzo, percorrendo le vie del paese e guadagnandosi la fiducia delle persone. Questo gli ha permesso di essere accolto nelle case così da poterle fotografare dall’interno. Nel pomeriggio l’esperienza si invertiva: Vassallo ha aperto le porte della piccola casa campidanese che lo ospitava a tutti coloro che avevano piacere e curiosità a essere fotografati in uno spazio appositamente curato.
Nicolò Migheli, accompagnato da Lucia Cossu, racconterà dei viaggi e di come gli spostamenti siano cambiati nel corso della storia sarda.
La musica, invece, sarà tutta nelle mani di Claudia Aru che presenterà, in una formazione trio live, il suo ultimo album “A giru a giru”.
Il secondo weekend vedrà protagonista Max Caria che, in coppia con Carla Porcu, racconterà dei suoi numerosi viaggi fino al raggiungimento della cima Cho Oyu riuscendo così a diventare il primo sardo ad aver scalato una montagna di 8000 mt.
Vincenzo Costantino Cinaski, che chiuderà la manifestazione, ritorna al festival dopo la sua partecipazione alla seconda edizione. Il suo recital “Nati per lasciar perdere”, voce e musica, comprenderà anche i lavori realizzati nel laboratorio di scrittura creativa e lettura dal vivo che il poeta bardo terrà nei pomeriggi del 28 e 29 marzo, a partire dalle ore 15 (per iscrizioni laconsultagiovanile@yahoo.it).
Marcello Contu, Francesca Marchi, Roberto Cadeddu, Angelo Monne e lo stesso Max Caria esporranno i propri lavori in differenti spazi aperti al pubblico nel corso della manifestazione.
La conoscenza è relazione, e questa permette ai ragazzi della Consulta di costruire rapporti umani che sfociano nella tessitura di un festival che è una rete di contatti, di amicizie, di esperienza che può dare lavoro a chi di cultura ci vive.
Il festival è organizzato in collaborazione con Lìberos oramai da tre anni ma questa sarà la prima edizione dopo l’ufficializzazione dell’adesione al circuito da parte del comune stesso avvenuta lo scorso febbraio.
Il programma completo e dettagliato è visionabile sul
sito ufficiale della Consulta.
Il viaggio sta per cominciare. Le valigie sono pronte?