Pubblicato il 04-10-2017
Una comunità di oltre 45 milioni di persone, per lo più adolescenti o postadolescenti, leggono sistematicamente contenuti di fiction sul cellulare: racconti fantasy, storie d’amore più o meno romantiche, opere di fantascienza e molto altro: è il fenomeno Wattpad, e a raccontarcelo, e a suggerirci riflessioni, è la redazione di TwLetteratura.
Numerose ricerche confermano che la lettura sullo schermo, a maggior ragione se questo è di piccole dimensioni, viene giudicata più scomoda e meno efficace di quella su carta anche dai giovani. Fra gli studenti, per esempio, l’opzione cartacea resta preferita a quella digitale (si vedano, in proposito, gli studi citati da Naomi Baron in Words Onscreen: The Fate of Reading in a Digital World). E questo perché la lettura su carta permette una comprensione e una memorizzazione del contenuto migliori rispetto a quella su schermo. Da un lato l’e-reader non ha soppiantato – neppure nei mercati più “maturi” – il libro cartaceo. Dall’altro lato lo stesso e-reader deve fare i conti con un inaspettato concorrente: lo smartphone, appunto.
È difficile trarre conclusioni, anche perché lo scenario è in continua trasformazione. Credo che una chiave interpretativa si possa trovare cercando di collocare i fenomeni di cui oggi siamo testimoni entro una cornice più ampia, ossia all’interno di quella storia della lettura che dura da cinquemila anni. Al centro della mia riflessione c’è l’idea che la lettura non sia un’invariante antropologica. L’atto di leggere è consistito, attraverso i secoli, in pratiche fra loro molto diverse. E l’evoluzione di tali pratiche è intimamente legata alla storia del libro.
Leggi l'articolo completo su https://www.twletteratura.org/2017/09/leggere-al-telefono/
Per presentarsi. Liberos.it è un social network, quindi uno spazio dove farsi riconoscere come soggetti individuali e interagire con gli altri. Qui, dietro ai nickname, ci sono sempre delle persone.
Per appartenenza. Gli altri social network sono piattaforme globali, non tematiche e non legate a un luogo fisico preciso: chi si iscrive a Facebook non si identifica in Facebook, ma nella propria rete personale di contatti. Nello spazio virtuale di liberos.it si incontra invece una comunità reale di appassionati di libri, radicata in un territorio e coesa da un codice etico. Iscriversi a liberos.it significa riconoscere l'ideale di questa appartenenza.
Perché personalizza le scelte. Avere le statistiche di iscrizione ci rende precisi, perché ci permette di applicare dei filtri allo scambio di informazioni. I dati facoltativi sui nostri gusti e sulla nostra geolocalizzazione ci aiutano a scegliere - in mezzo a tutte gli stimoli disponibili - cosa vogliamo fare e cosa ci interessa davvero sapere.