Lìberos
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Sabato 31 agosto 2024
Ore 19:00 Piazzetta via Azuni

Éntula a Villagrande Strisaili: Girolamo Grammatico

Il Comune di Villagrande Strisaili e Lìberos presentano
I SOPRAVVIVENTI
di e con Girolamo Grammatico
in dialogo con Claudio Bagnasco
Letture tratte da Storia di mia vita di Janek Gorczyca a cura di Juri Piroddi

I SOPRAVVIVENTI
Cominciare da ragazzi, con il cuore e la testa leggeri. Lavorare per anni in un centro d’accoglienza per persone senza dimora. Stare a contatto ogni giorno con uomini e donne che hanno perso gli strumenti per abitare il mondo. Conoscerli a fondo e cambiare per sempre. «I senza dimora non hanno le chiavi di casa, le chiavi della macchina, le chiavi del loro destino, non hanno le chiavi di nulla. E noi, che siamo pagati per aiutarli durante il nostro turno di lavoro? Noi chi siamo? La cura o il problema?» «Ho lavorato con le persone senza dimora per circa diciassette anni. Le storie che racconto sono vere, nel senso che si sono svolte nella trama della mia vita. Sono esperienze che ho vissuto, sentimenti che ho provato, persone che ho incontrato», scrive l’autore nella nota finale. Il protagonista di questo romanzo è lui, o meglio il suo doppio giovanissimo: un ragazzo siciliano arrivato a Roma per studiare Sociologia pieno di ideali in testa, che sceglie di fare servizio civile nel più grande centro d’accoglienza della capitale per persone senza dimora. Anno dopo anno, si ritroverà a confrontarsi con le difficoltà quotidiane di quel lavoro e con i limiti dell’istituzione di cui fa parte, a interrogarsi sul senso dell’altruismo e della sua fede, a scivolare lentamente in un isolamento simile a quello delle persone che aiuta, prima di provare a cercare se stesso nelle storie degli altri. Storie che racchiudono il mistero di vite silenziate che possono mostrarsi solo per scintille.

STORIA DI MIA VITA
Tutto comincia nell’ottobre del 1998 e prosegue fino a oggi, in bilico tra vittorie e cadute, espedienti e fatica. Una vita sempre piena di speranza, di amicizia e d’amore, ma anche di violenza e oscurità. Janek è arrivato nel 1992, poteva andare in Finlandia ma ha scelto l’Italia e non è più ripartito. Non ha mai una casa fissa, dorme tra le strade di Roma ovunque sia possibile, edifici occupati, marciapiedi davanti ai negozi, cartoni stesi in terra sotto un balcone che ripara dalla pioggia. Si può definire Janek in molti modi, barbone, clochard, homeless, senza fissa dimora, vagabondo, ma è tutto e il contrario di tutto. Parla diverse lingue, è un ottimo fabbro e il lavoro non gli manca, ha una compagna, un cane, è giunto in Italia dopo essere stato in Afghanistan, aver vis-suto la caduta dell’impero sovietico, le lotte per la nascita della nuova Polonia. Racconta ogni cosa, Janek, in una lingua non sua, nell’italiano appreso in strada e tra la gente, affinato nelle trattative quotidiane, nelle schermaglie con le forze dell’ordine, nelle discussioni con i medici degli ospedali, nelle notti passate tra amici e nemici di ogni provenienza, accanto a cittadini che lo aiutano con affetto oppure lo considerano una minaccia per il decoro delle loro esistenze. La sua è una scrittura dal ritmo unico, che quasi mai abbellisce o edulcora i fatti. Sta sempre incollata alla verità, persino quando, per il dolore o la vergogna, sarebbe meglio smettere di raccontare.
Janek vive a Roma attraversandola di continuo, instancabilmente, per andare al lavoro, per assistere una persona malata, chiedere un documento in questura, risolvere una situazione inattesa. Non sempre riesce a mangiare, spesso beve, ed è quanto basta. In ogni momento può scaturire la paura del fallimento, di un vicolo cieco da cui non c’è ritorno. Quasi sempre uno scatto della volontà arriva in suo soccorso. Janek raramente ha un sentimento di delusione, di resa, di vittimismo. Lo spingono avanti la curiosità per il mondo, per gli altri esseri umani. A tratti la malinconia, l’inquietudine, sembra oscurare le sue giornate, ed emerge lo sgomento di scoprirsi capace di brutalità e di sopraffazione.


________________

Girolamo Grammatico è nato a Erice nel 1978. Per molti anni ha lavorato in un centro d'accoglienza notturna a fianco delle persone senza dimora, prima come obiettore di coscienza poi come operatore. Ha pubblicato due raccolte poetiche con Giulio Perrone Editore, La magnitudine dell'indigenza e Poesie senza adsl, e due saggi sulla paternità per Ultra Edizioni: #esserepadrioggi - Manifesto del papà imperfetto e Padri e figlie: allenarsi alla parità di genere. Per Einaudi ha pubblicato I sopravviventi (2023).

Janek Gorczyca è un autore polacco. Nato nel 1962 in una cittadina vicino Stalowa Wola, nel sudest della Polonia, ha vissuto in Italia, senza aver mai avuto una fissa dimora. Nel 2024 Sellerio pubblica in Italia Storia di mia vita.


Evento realizzato con il contributo di:
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Fondazione di Sardegna
Comune di Villagrande Strisaili
e in collaborazione con Einaudi, Sellerio, la libreria del Corso di Tortolì e lo Studio Massaiu










Girolamo Grammatico

I sopravviventi

Einaudi, 2023, p. 184

Voto medio della comunità Lìberos:

Janek Gorczyca

Storia di mia vita

Sellerio Editore Palermo, 2024, p. 152

Voto medio della comunità Lìberos:

Piazzetta via Azuni. Villagrande Strisaili

Sabato 31 agosto 2024

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