Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Thomas Bernhard

Gelo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 29-04-2016 da strepitio
Aggiornato il 29-04-2016 da strepitio
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 29-04-2016 da strepitio
Aggiornato il 29-04-2016 da strepitio
Disponibile in 2 librerie

Un chirurgo affida a un suo studente un'insolita missione: dovrà studiare segretamente il comportamento di suo fratello, un anziano pittore che si è isolato dal mondo ritirandosi a Weng, un paesino d'alta montagna, buio e malinconico. Durante lunghe passeggiate attraverso un paesaggio pietrificato dal gelo,bellissimo e terribile, lo studente si smarrisce ben presto nel labirinto ossessivo dei monologhi del pittore in cui verità lancinanti sembrano brillare al di là della fitta trama di allucinazioni, manie, congetture filosofiche, deliri persecutori e memorie autobiografiche. Il romanzo è il progressivo coinvolgimento dello studente e del lettore nella visionaria psicosi del pittore e nella vita quotidiana del villaggio, i cui abitanti sono esmplari du una umanità priva di ogni possibile luce di redenzione.

Il romanzo che nel 1963 ha rivelato Bernhard come uno dei grandi scrittori del Novecento. I lunghi monologhi di Strauch, il pittore pazzo isolatosi dal mondo in un paesino di montagna, sono l'invenzione di un nuovo stile, di una nuova labirintica sintassi delle ossessioni che avrebbe poi caratterizzato tutte le altre opere di Bernhard, nonché folte schiere di epigoni.
Tra memorie autobiografiche, deliri persecutori, congetture filosofiche, invettive e allucinazioni, Strauch riesce a trasformare il suo totale orrore del mondo in una vitalissima, istrionica performance all'insegna dell'ironia e della complicità con il suo imbarazzato-affascinato interlocutore, che ben rappresenta la naturale reazione dei lettori di questo libro.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

kimota

è come camminare nella neve. Devi sollevare i piedi e le ginocchia e stare sempre all'erta.

EDIT
questo libro è ipnotico e irresistibile per me, se lo rileggessi adesso giurerei di non averlo mai letto. E' così denso che più di 8 o 9 righe non posso leggere e devo fermarmi. C'è qualche genere di sortilegio. Ognuno ha una sua propria frequenza interna, questa è la mia.
E' l'assoluto canto di una sirena, dopo poche righe non capisco piu la prosa, non perchè sia difficile, ma perchè l'ipnosi rompe l'attenzione. Lo rileggi e non è lo stesso , le parole cambiano, si muovono, sono sicura che si muovano, nella notte, le sento nel comodino sotto le pagine, e quando lo riapro è diverso, ne sono certa, Poi sembra che mi chiami, anche quando lo metto lontano, e dica il mio nome. Con un soffio gelido.

Valuta la recensione

Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 358

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806187309

ISBN-13: 9788806187309

Data di pubblicazione: 2008

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Thomas Bernhard

Gelo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 29-04-2016 da strepitio
Aggiornato il 29-04-2016 da strepitio
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 29-04-2016 da strepitio
Aggiornato il 29-04-2016 da strepitio
Disponibile in 2 librerie

Un chirurgo affida a un suo studente un'insolita missione: dovrà studiare segretamente il comportamento di suo fratello, un anziano pittore che si è isolato dal mondo ritirandosi a Weng, un paesino d'alta montagna, buio e malinconico. Durante lunghe passeggiate attraverso un paesaggio pietrificato dal gelo,bellissimo e terribile, lo studente si smarrisce ben presto nel labirinto ossessivo dei monologhi del pittore in cui verità lancinanti sembrano brillare al di là della fitta trama di allucinazioni, manie, congetture filosofiche, deliri persecutori e memorie autobiografiche. Il romanzo è il progressivo coinvolgimento dello studente e del lettore nella visionaria psicosi del pittore e nella vita quotidiana del villaggio, i cui abitanti sono esmplari du una umanità priva di ogni possibile luce di redenzione.

Il romanzo che nel 1963 ha rivelato Bernhard come uno dei grandi scrittori del Novecento. I lunghi monologhi di Strauch, il pittore pazzo isolatosi dal mondo in un paesino di montagna, sono l'invenzione di un nuovo stile, di una nuova labirintica sintassi delle ossessioni che avrebbe poi caratterizzato tutte le altre opere di Bernhard, nonché folte schiere di epigoni.
Tra memorie autobiografiche, deliri persecutori, congetture filosofiche, invettive e allucinazioni, Strauch riesce a trasformare il suo totale orrore del mondo in una vitalissima, istrionica performance all'insegna dell'ironia e della complicità con il suo imbarazzato-affascinato interlocutore, che ben rappresenta la naturale reazione dei lettori di questo libro.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

kimota

è come camminare nella neve. Devi sollevare i piedi e le ginocchia e stare sempre all'erta.

EDIT
questo libro è ipnotico e irresistibile per me, se lo rileggessi adesso giurerei di non averlo mai letto. E' così denso che più di 8 o 9 righe non posso leggere e devo fermarmi. C'è qualche genere di sortilegio. Ognuno ha una sua propria frequenza interna, questa è la mia.
E' l'assoluto canto di una sirena, dopo poche righe non capisco piu la prosa, non perchè sia difficile, ma perchè l'ipnosi rompe l'attenzione. Lo rileggi e non è lo stesso , le parole cambiano, si muovono, sono sicura che si muovano, nella notte, le sento nel comodino sotto le pagine, e quando lo riapro è diverso, ne sono certa, Poi sembra che mi chiami, anche quando lo metto lontano, e dica il mio nome. Con un soffio gelido.

Valuta la recensione

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica