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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Italo Svevo

La coscienza di Zeno

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Inserito il 11-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 11-05-2015 da gilberte
Disponibile in 8 librerie
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o frisco mourisco

Zeno trasforma le sue incomprensioni sociali in malattie perché non sa come curarsi e come smettere di sentirsi fuori posto. Ma la cura non esiste, e lo capisce con ironia ed amarezza in una trama abbastanza piatta ma psicologicamente vivissima. Che cosa ho imparato? Tutte le vite sono degne di essere vissute, la "malattia" non c'è perché sono gli stessi tempi a volerci così, per cui bisogna avere il dono della semplicità negli obiettivi e seguire quelli, con serenità. Oppure autodistruggersi e seguire certe convenzioni sociali con le loro onde e risacche.

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Editore: Gruppo Editoriale L'Espresso

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 384

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8481304670

ISBN-13: 9788481304671

Data di pubblicazione: 2002

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Zeno trasforma le sue incomprensioni sociali in malattie perché non sa come curarsi e come smettere di sentirsi fuori posto. Ma la cura non esiste, e lo capisce con ironia ed amarezza in una trama abbastanza piatta ma psicologicamente vivissima. Che cosa ho imparato? Tutte le vite sono degne di essere vissute, la "malattia" non c'è perché sono gli stessi tempi a volerci così, per cui bisogna avere il dono della semplicità negli obiettivi e seguire quelli, con serenità. Oppure autodistruggersi e seguire certe convenzioni sociali con le loro onde e risacche.

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