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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Banana Yoshimoto

L'abito di piume

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 27-08-2012 da
Disponibile in 1 libreria
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Il titolo originale del romanzo Hagoromo (letteralmente: abito di piume) indica un particolare tipo di kimono leggerissimo con dei lunghi nastri indossato dalle tennyo, sorta di donne-angelo, che serviva per volare tra il mondo terreno e l’aldilà. Il ritorno di Hotaru, la protagonista di questo struggente romanzo, nel paese natale rappresenta il suo hagoromo, un vestito che le permette di librarsi in volo alleggerita dal dolore per la perdita della persona amata. Anni prima era andata ad abitare a Tokyo e aveva vissuto una storia d’amore con un uomo sposato, un fotografo sempre impegnatissimo nel lavoro e incapace di scegliere tra la moglie e lei. Ferita profondamente, Hotaru trascorre le sue giornate aiutando la nonna nel suo piccolo ristorante e rivedendo i luoghi e le persone della sua infanzia, soprattutto la sua vecchia amica Rumi, dotata di quella speciale capacità nell’intuire ciò che si nasconde nell’animo delle persone, che ora lavora in un asilo come puericultrice e sogna di aprirne uno tutto suo. Un giorno, passeggiando lungo le sponde del fiume, incontra Mitsuru, un ragazzo che stranamente crede di aver già incontrato da qualche parte senza però riuscire a ricordare dove e quando. Con l’aiuto della nonna e della madre di Mitsuru Hotaru ricostruisce l’enigma: da bambini erano stati ricoverati entrambi in fin di vita nello stesso ospedale e, in sogno o in quello strano stato di incoscienza indotto dal coma, si erano incontrati e salvati reciprocamente. Rumi intuisce che fra i due sta nascendo qualcosa di molto profondo e offre all’amica di rimanere e lavorare con lei nel suo asilo nido. La protagonista ritrova la sua serenità: alleggerita dal dolore può finalmente librarsi in volo e far ritorno nel mondo della giovinezza e dell’amore. Il tema centrale del romanzo è la “guarigione”, il lento ritorno alla vita normale che la protagonista riesce a raggiungere grazie alla riscoperta del valore dell’amicizia, del calore umano e grazie alla vita semplice e tranquilla del piccolo borgo. Il titolo scelto da Banana è il simbolo del lento processo che permetterà a Hotaru di sentirsi rinfrancata e “leggera” come se indossasse un hagoromo.

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Editore: Feltrinelli

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 132

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8807701650

ISBN-13: 9788807701658

Data di pubblicazione: 2005

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L'abito di piume

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Il titolo originale del romanzo Hagoromo (letteralmente: abito di piume) indica un particolare tipo di kimono leggerissimo con dei lunghi nastri indossato dalle tennyo, sorta di donne-angelo, che serviva per volare tra il mondo terreno e l’aldilà. Il ritorno di Hotaru, la protagonista di questo struggente romanzo, nel paese natale rappresenta il suo hagoromo, un vestito che le permette di librarsi in volo alleggerita dal dolore per la perdita della persona amata. Anni prima era andata ad abitare a Tokyo e aveva vissuto una storia d’amore con un uomo sposato, un fotografo sempre impegnatissimo nel lavoro e incapace di scegliere tra la moglie e lei. Ferita profondamente, Hotaru trascorre le sue giornate aiutando la nonna nel suo piccolo ristorante e rivedendo i luoghi e le persone della sua infanzia, soprattutto la sua vecchia amica Rumi, dotata di quella speciale capacità nell’intuire ciò che si nasconde nell’animo delle persone, che ora lavora in un asilo come puericultrice e sogna di aprirne uno tutto suo. Un giorno, passeggiando lungo le sponde del fiume, incontra Mitsuru, un ragazzo che stranamente crede di aver già incontrato da qualche parte senza però riuscire a ricordare dove e quando. Con l’aiuto della nonna e della madre di Mitsuru Hotaru ricostruisce l’enigma: da bambini erano stati ricoverati entrambi in fin di vita nello stesso ospedale e, in sogno o in quello strano stato di incoscienza indotto dal coma, si erano incontrati e salvati reciprocamente. Rumi intuisce che fra i due sta nascendo qualcosa di molto profondo e offre all’amica di rimanere e lavorare con lei nel suo asilo nido. La protagonista ritrova la sua serenità: alleggerita dal dolore può finalmente librarsi in volo e far ritorno nel mondo della giovinezza e dell’amore. Il tema centrale del romanzo è la “guarigione”, il lento ritorno alla vita normale che la protagonista riesce a raggiungere grazie alla riscoperta del valore dell’amicizia, del calore umano e grazie alla vita semplice e tranquilla del piccolo borgo. Il titolo scelto da Banana è il simbolo del lento processo che permetterà a Hotaru di sentirsi rinfrancata e “leggera” come se indossasse un hagoromo.

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