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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Italo Calvino

Il barone rampante

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 26-05-2015 da mariazac
Aggiornato il 26-05-2015 da mariazac
Disponibile in 4 librerie
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Aggiornato il 26-05-2015 da mariazac
Disponibile in 4 librerie

Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. L'autore di questo libro non ha fatto che sviluppare questa semplice immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che monotona, anzi: piena d'avventure, e tutt'altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza.
Ne è nato un libro, Il barone rampante, piuttosto insolito nella letteratura contemporanea, scritto nel 1956-57 da un autore che aveva allora trentatré anni; un libro che sfugge a ogni definizione precisa, così come il protagonista salta da un ramo di leccio a quello d'un carrubo e resta più inafferrabile d'un animale selvatico.
Che dietro il divertimento letterario del Barone rampante si senta il ricordo - anzi la nostalgia - delle letture della fanciullezza, brulicanti di personaggi e casi paradossali, appare chiaro. Ci si può trovare anche il gusto di quei classici della narrativa avventurosa in cui un uomo deve risolvere le difficoltà d'una situazione data, d'una lotta con la natura (a cominciare da Robinson Crusoe naufrago sull'isola deserta), o d'una scommessa con se stesso, d'una prova da superare (come Phileas Fogg che corre intorno al mondo in ottanta giorni). Solo che qui la prova, la scommessa è qualcosa d'assurdo e d'incredibile.

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Editore: Garzanti Libri

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 262

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8811020859

ISBN-13: 9788811020851

Data di pubblicazione: 1984

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Il barone rampante

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Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. L'autore di questo libro non ha fatto che sviluppare questa semplice immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che monotona, anzi: piena d'avventure, e tutt'altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza.
Ne è nato un libro, Il barone rampante, piuttosto insolito nella letteratura contemporanea, scritto nel 1956-57 da un autore che aveva allora trentatré anni; un libro che sfugge a ogni definizione precisa, così come il protagonista salta da un ramo di leccio a quello d'un carrubo e resta più inafferrabile d'un animale selvatico.
Che dietro il divertimento letterario del Barone rampante si senta il ricordo - anzi la nostalgia - delle letture della fanciullezza, brulicanti di personaggi e casi paradossali, appare chiaro. Ci si può trovare anche il gusto di quei classici della narrativa avventurosa in cui un uomo deve risolvere le difficoltà d'una situazione data, d'una lotta con la natura (a cominciare da Robinson Crusoe naufrago sull'isola deserta), o d'una scommessa con se stesso, d'una prova da superare (come Phileas Fogg che corre intorno al mondo in ottanta giorni). Solo che qui la prova, la scommessa è qualcosa d'assurdo e d'incredibile.

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