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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
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"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
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Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Chiara Gamberale

Le luci nelle case degli altri

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 28-09-2016 da Laura
Aggiornato il 28-09-2016 da Laura
Disponibile in 7 librerie
Inserito il 28-09-2016 da Laura
Aggiornato il 28-09-2016 da Laura
Disponibile in 7 librerie

Mandorla è la bambina felice di una ragazza madre piena di fantasia. Maria, la mamma, lavora come amministratrice d'immobili e ha lo speciale dono di trasformare ogni riunione condominiale in toccanti sedute di terapia di gruppo... Quando un tristissimo giorno Maria muore cadendo dal motorino, i condomini di via Grotta Perfetta 315, quelli che più le volevano bene, scoprono da una lettera che proprio nel loro stabile la piccola Mandorla è stata concepita... ma su chi sia il padre, la lettera tace. Proprio perché con tutti Maria sapeva instaurare un legame intenso, nessun uomo tra i condomini si sente sollevato agli occhi degli altri dal sospetto di essere il padre di Mandorla. È così che verrà presa la decisione di non fare il test del DNA su Mandorla, e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti. E mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci si avventura con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, si assiste a nuove unioni e a separazioni necessarie. L'autrice costruisce attorno al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, che condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.

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Recensioni

Ellakarenina

Che dolcezza. Sì, c'è qualcosa che può ricordare "L'eleganza del riccio" (il condominio, la figura di Tina, il punto di vista di Mandorla, il nome di Palomo), ma il risultato è totalmente diverso. Il romanzo di Chiara Gamberale manca della pretenziosità che sta alla base di quello della Barbery, non è appesantito da continue esternazioni pseudo-filosofiche nel tentativo (vano) di alzare il tono: è un romanzo fresco, scorrevole, tenero e, nonostante tratti anche temi piuttosto difficili (morte, adozione, tossicodipendenza, ...), riesce anche ad essere divertente. Promosso.

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Laura

Chi non ha mai guardato le luci nelle case degli altri, invidiando anche solo per un istante l’apparenza di perfezione e d’ordine che crediamo di scorgere nelle vite altrui? La piccola Mandorla le guarda, quelle luci, e per lungo tempo, nonostante lo faccia dall’interno di quelle stesse case, le sembra di vederle sempre da fuori, senza sentire che gli altri, con cui vive quotidianamente, le appartengano per davvero. Bello, bellissimo romanzo questo della Gamberale, che già avevo apprezzato per il ben più modesto “L’amore quando c’era”. Una storia sorprendente capace di far tenere il fiato sospeso fino alle ultime pagine e, letteralmente, fino all’ultima riga. Già, perché sarà solo allora che si comprenderanno tante cose e, soprattutto, si svelerà il mistero attorno al quale si ritrovano a ruotare d’un tratto tutte le luci nelle case degli altri. Una lettura che per giorni mi ha fatto immergere nel condominio di via Grotta Perfetta 315, rendendomi familiari infine tanti personaggi e le storie che ognuno di essi si trascina appresso, facendomi capire perché “viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda”, non solo Mandorla. Ci ho trovato tanto, di bello e di brutto, luci e ombre appunto… E soprattutto la menzogna di una madre che regala alla propria figlia la verità più bella: l’amore sincero non di una sola, ma di tante famiglie bisognose a loro volte di quell’amore.

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Editore: Arnoldo Mondadori Editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 392

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8804595442

ISBN-13: 9788804595441

Data di pubblicazione: 2010

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Chiara Gamberale

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Mandorla è la bambina felice di una ragazza madre piena di fantasia. Maria, la mamma, lavora come amministratrice d'immobili e ha lo speciale dono di trasformare ogni riunione condominiale in toccanti sedute di terapia di gruppo... Quando un tristissimo giorno Maria muore cadendo dal motorino, i condomini di via Grotta Perfetta 315, quelli che più le volevano bene, scoprono da una lettera che proprio nel loro stabile la piccola Mandorla è stata concepita... ma su chi sia il padre, la lettera tace. Proprio perché con tutti Maria sapeva instaurare un legame intenso, nessun uomo tra i condomini si sente sollevato agli occhi degli altri dal sospetto di essere il padre di Mandorla. È così che verrà presa la decisione di non fare il test del DNA su Mandorla, e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti. E mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci si avventura con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, si assiste a nuove unioni e a separazioni necessarie. L'autrice costruisce attorno al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, che condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.

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Laura

Chi non ha mai guardato le luci nelle case degli altri, invidiando anche solo per un istante l’apparenza di perfezione e d’ordine che crediamo di scorgere nelle vite altrui? La piccola Mandorla le guarda, quelle luci, e per lungo tempo, nonostante lo faccia dall’interno di quelle stesse case, le sembra di vederle sempre da fuori, senza sentire che gli altri, con cui vive quotidianamente, le appartengano per davvero. Bello, bellissimo romanzo questo della Gamberale, che già avevo apprezzato per il ben più modesto “L’amore quando c’era”. Una storia sorprendente capace di far tenere il fiato sospeso fino alle ultime pagine e, letteralmente, fino all’ultima riga. Già, perché sarà solo allora che si comprenderanno tante cose e, soprattutto, si svelerà il mistero attorno al quale si ritrovano a ruotare d’un tratto tutte le luci nelle case degli altri. Una lettura che per giorni mi ha fatto immergere nel condominio di via Grotta Perfetta 315, rendendomi familiari infine tanti personaggi e le storie che ognuno di essi si trascina appresso, facendomi capire perché “viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda”, non solo Mandorla. Ci ho trovato tanto, di bello e di brutto, luci e ombre appunto… E soprattutto la menzogna di una madre che regala alla propria figlia la verità più bella: l’amore sincero non di una sola, ma di tante famiglie bisognose a loro volte di quell’amore.

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