Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Andrea Camilleri

Un covo di vipere

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 2 librerie

È l’alba a Marinella e il sonno di Montalbano viene interrotto dal canto di un usignolo. O almeno così pare al commissario, salvo poi scoprire che si tratta del fischiettare di un vagabondo che ha trovato rifugio nella verandina durante un temporale di fine estate. Un barbone sui generis però, perché parla un italiano perfetto e si vede che ha conosciuto tempi migliori. Confessa di abitare in una grotta poco distante ma non c’è tempo di approfondire la questione perché Montalbano deve correre in commissariato dove Catarella gli annuncia l’assassinio del ragionier Cosimo Barletta.
Nel villino lungo la strada che costeggia il mare nessun segno di effrazione, nessuna traccia di lotta: l’uomo è stato colpito alla nuca da un colpo di pistola mentre seduto in cucina stava bevendo un caffè.
Un tipo strano il ragioniere, una vita solo in apparenza rispettabile: vedovo, benestante, casa in paese e villino sul mare, due figli, Arturo e Giovanna, entrambi sposati. Dalle loro parole però emerge un ritratto dell’uomo non proprio edificante. Malo carattere, qualche affare immobiliare che fa sospettare prestiti ai limiti del lecito, cosa altro ancora? Se lo chiede il commissario quando foto equivoche e lettere nascoste in un doppio fondo della scrivania della vittima svelano una passione malata.
L’autopsia poi mette a nudo un particolare inquietante che costringe a cambiare marcia nell’indagine, tanto più che entrambi i figli di Barletta parlano di un testamento - che non si trova - che il padre intendeva rivedere.
Livia arriva a Vigàta proprio quando l’inchiesta sta entrando nel vivo e mentre il commissario si attarda tra interrogatori di testimoni e perquisizioni, lei conosce Mario, l’uomo della grotta, e ne vuole carpire il segreto.
La verità lentamente si fa strada ma è una soluzione che Montalbano non vorrebbe ammettere neanche a se stesso.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

Michela L.

Sarà che io e Montalbano ci conosciamo bene e ci intendiamo alla grande, ma in questo libro ho capito tutto prima di arrivare a metà!
Forse Camilleri ha volutamente trascurato la parte "gialla" della storia per approfondire maggiormente l'aspetto umano e gli intrecci psicologici, in effetti l'argomento trattato è piuttosto delicato e catalizza su di sè tutta l'attenzione e le riflessioni del lettore che proprio per questo non sente troppo la mancanza del brivido finale.

Valuta la recensione

licia_t

Lo devo dire: più o meno dal Giro di Boa escluso, mi ero un po' disamorata di Camilleri. Non mi piaceva molto la piega presa da Montalbano, le storie non mi sembravano avere più la potenza di una volta. Ecco, questo Covo di Vipere, invece, è proprio bello bello bello. E potente come i primi. Montalbano, sei tornato davvero?

Valuta la recensione

Editore: Sellerio

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 304

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8838930538

ISBN-13: 9788838930539

Data di pubblicazione: 2013

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Andrea Camilleri

Un covo di vipere

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 2 librerie

È l’alba a Marinella e il sonno di Montalbano viene interrotto dal canto di un usignolo. O almeno così pare al commissario, salvo poi scoprire che si tratta del fischiettare di un vagabondo che ha trovato rifugio nella verandina durante un temporale di fine estate. Un barbone sui generis però, perché parla un italiano perfetto e si vede che ha conosciuto tempi migliori. Confessa di abitare in una grotta poco distante ma non c’è tempo di approfondire la questione perché Montalbano deve correre in commissariato dove Catarella gli annuncia l’assassinio del ragionier Cosimo Barletta.
Nel villino lungo la strada che costeggia il mare nessun segno di effrazione, nessuna traccia di lotta: l’uomo è stato colpito alla nuca da un colpo di pistola mentre seduto in cucina stava bevendo un caffè.
Un tipo strano il ragioniere, una vita solo in apparenza rispettabile: vedovo, benestante, casa in paese e villino sul mare, due figli, Arturo e Giovanna, entrambi sposati. Dalle loro parole però emerge un ritratto dell’uomo non proprio edificante. Malo carattere, qualche affare immobiliare che fa sospettare prestiti ai limiti del lecito, cosa altro ancora? Se lo chiede il commissario quando foto equivoche e lettere nascoste in un doppio fondo della scrivania della vittima svelano una passione malata.
L’autopsia poi mette a nudo un particolare inquietante che costringe a cambiare marcia nell’indagine, tanto più che entrambi i figli di Barletta parlano di un testamento - che non si trova - che il padre intendeva rivedere.
Livia arriva a Vigàta proprio quando l’inchiesta sta entrando nel vivo e mentre il commissario si attarda tra interrogatori di testimoni e perquisizioni, lei conosce Mario, l’uomo della grotta, e ne vuole carpire il segreto.
La verità lentamente si fa strada ma è una soluzione che Montalbano non vorrebbe ammettere neanche a se stesso.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

Michela L.

Sarà che io e Montalbano ci conosciamo bene e ci intendiamo alla grande, ma in questo libro ho capito tutto prima di arrivare a metà!
Forse Camilleri ha volutamente trascurato la parte "gialla" della storia per approfondire maggiormente l'aspetto umano e gli intrecci psicologici, in effetti l'argomento trattato è piuttosto delicato e catalizza su di sè tutta l'attenzione e le riflessioni del lettore che proprio per questo non sente troppo la mancanza del brivido finale.

Valuta la recensione

licia_t

Lo devo dire: più o meno dal Giro di Boa escluso, mi ero un po' disamorata di Camilleri. Non mi piaceva molto la piega presa da Montalbano, le storie non mi sembravano avere più la potenza di una volta. Ecco, questo Covo di Vipere, invece, è proprio bello bello bello. E potente come i primi. Montalbano, sei tornato davvero?

Valuta la recensione

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica