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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Andrea Camilleri

La caccia al tesoro

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (3)
Inserito il 11-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 11-05-2015 da gilberte
Disponibile in 21 librerie
Inserito il 11-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 11-05-2015 da gilberte
Disponibile in 21 librerie

Questa volta al commissario Montalbano si presenta un caso più insolito degli altri. Nella casa, in pieno stato d'abbandono e riempita di crocifissi, dei fratelli Gregorio e Caterina Palmisano viene ritrovata una bambola gonfiabile senza un occhio e molto malconcia; qualche giorno dopo ne viene ritrovata un'altra, in un cassonetto di Vigàta e Montalbano comincia a sentire puzza di bruciato. Negli stessi giorni il commissario comincia inoltre a ricevere delle lettere anonime contenenti le istruzioni per una strana caccia al tesoro: man mano che risolve gli indovinelli e le sciarade capisce che qualcosa di oscuro è nascosto dietro a quel gioco e che è giunta l'ora di risolverlo davvero. Una ragazza è scomparsa e mentre Montalbano segue le sue ultime tracce, che si perdono verso un lago misterioso, gli arriva l'ennesima inquietante lettera.

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Recensioni

sassa74

Camilleri-Montalbano si conferma come al solito una lettura veloce, leggera, scorrevole, avvincente... al punto che oggi, quando mi sono portata questo libro al mare (così come mi è accaduto l'estate scorsa quando ero in vacanza in Sardegna, e ogni giorno, sotto l'ombrellone leggevo un nuovo libro di Camilleri-Montalbano proprio come mio marito si portava un giornale od una rivista nuova), mi sembrava di leggere troppo lentamente rispetto al susseguirsi degli avvenimenti e delle situazioni... L'ambiente è il solito, familiare, così come i personaggi, che naturalmente nella fantasia hanno già le sembianze e fattezze degli attori della serie TV... sarà per questo che Camilleri non li descrive? unica nota di differenza: Montalbano - ma si sapeva già - nel libro ha i baffi, e fuma, nella serie TV, interpretato dall'affascinante Luca Zingaretti, no! ... ma forse, quei pochi libri e racconti di Camilleri-Montalbano che ho letto, e la serie TV mi hanno ormai assuefatta alle trame, ed alle vicende di Vigata, forse non ci si può aspettare che ogni prossimo libro sia brillante più dei precedenti, e bisogna aspettarsi ogni tanto una storia che sia più "giù di tono", meno vivace... tanto che appena l'assassino è entrato in scena, ho capito che era lui... ancor prima che commettesse l'omicidio! e a tal proposito direi "meno male che l'omicidio c'è stato! se Montalbano fosse riuscito a salvare la vittima, allora sarebbe stato meno 'credibile' di quel che proponeva!" sta di fatto che ahimé, nonostante Camilleri sia "un nome, una garanzia", questa volta non sono riuscita a sentire "La caccia al tesoro" all'altezza delle altre avventure di Montalbano... sarà stato anche per il "soggetto", forse? ormai la caccia al tesoro, la sfida aperta personale tra il cattivo ed il buono con vite umane in gioco, per scoprire chi è più intelligente, furbo, sagace, è un filone fin troppo usato e sfruttato! a proposito: continuo ancora a chiedermi "Ma Livia... perché Camilleri si ostina a volerla inserire nella trama?!?" mah...

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pmax

Fine alle utlime pagine avrei detto così così, al livello dei precedenti della serie. Il finale, pur non essendo particolarmente originale è coinvolgente e ben narrato.

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licia_t

Attacco fulminante e splendido, e una prima metà che si fa senz'altro leggere con molto piacere. Poi però tutto scivola verso una conclusione scontata e anche pericolosamente sul filo del ridicolo. Finale affrettatissimo. Peccato, dannazione.

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Editore: Sellerio

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 271

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8838924783

ISBN-13: 9788838924781

Data di pubblicazione: 2010

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Andrea Camilleri

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Questa volta al commissario Montalbano si presenta un caso più insolito degli altri. Nella casa, in pieno stato d'abbandono e riempita di crocifissi, dei fratelli Gregorio e Caterina Palmisano viene ritrovata una bambola gonfiabile senza un occhio e molto malconcia; qualche giorno dopo ne viene ritrovata un'altra, in un cassonetto di Vigàta e Montalbano comincia a sentire puzza di bruciato. Negli stessi giorni il commissario comincia inoltre a ricevere delle lettere anonime contenenti le istruzioni per una strana caccia al tesoro: man mano che risolve gli indovinelli e le sciarade capisce che qualcosa di oscuro è nascosto dietro a quel gioco e che è giunta l'ora di risolverlo davvero. Una ragazza è scomparsa e mentre Montalbano segue le sue ultime tracce, che si perdono verso un lago misterioso, gli arriva l'ennesima inquietante lettera.

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sassa74

Camilleri-Montalbano si conferma come al solito una lettura veloce, leggera, scorrevole, avvincente... al punto che oggi, quando mi sono portata questo libro al mare (così come mi è accaduto l'estate scorsa quando ero in vacanza in Sardegna, e ogni giorno, sotto l'ombrellone leggevo un nuovo libro di Camilleri-Montalbano proprio come mio marito si portava un giornale od una rivista nuova), mi sembrava di leggere troppo lentamente rispetto al susseguirsi degli avvenimenti e delle situazioni... L'ambiente è il solito, familiare, così come i personaggi, che naturalmente nella fantasia hanno già le sembianze e fattezze degli attori della serie TV... sarà per questo che Camilleri non li descrive? unica nota di differenza: Montalbano - ma si sapeva già - nel libro ha i baffi, e fuma, nella serie TV, interpretato dall'affascinante Luca Zingaretti, no! ... ma forse, quei pochi libri e racconti di Camilleri-Montalbano che ho letto, e la serie TV mi hanno ormai assuefatta alle trame, ed alle vicende di Vigata, forse non ci si può aspettare che ogni prossimo libro sia brillante più dei precedenti, e bisogna aspettarsi ogni tanto una storia che sia più "giù di tono", meno vivace... tanto che appena l'assassino è entrato in scena, ho capito che era lui... ancor prima che commettesse l'omicidio! e a tal proposito direi "meno male che l'omicidio c'è stato! se Montalbano fosse riuscito a salvare la vittima, allora sarebbe stato meno 'credibile' di quel che proponeva!" sta di fatto che ahimé, nonostante Camilleri sia "un nome, una garanzia", questa volta non sono riuscita a sentire "La caccia al tesoro" all'altezza delle altre avventure di Montalbano... sarà stato anche per il "soggetto", forse? ormai la caccia al tesoro, la sfida aperta personale tra il cattivo ed il buono con vite umane in gioco, per scoprire chi è più intelligente, furbo, sagace, è un filone fin troppo usato e sfruttato! a proposito: continuo ancora a chiedermi "Ma Livia... perché Camilleri si ostina a volerla inserire nella trama?!?" mah...

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pmax

Fine alle utlime pagine avrei detto così così, al livello dei precedenti della serie. Il finale, pur non essendo particolarmente originale è coinvolgente e ben narrato.

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Attacco fulminante e splendido, e una prima metà che si fa senz'altro leggere con molto piacere. Poi però tutto scivola verso una conclusione scontata e anche pericolosamente sul filo del ridicolo. Finale affrettatissimo. Peccato, dannazione.

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Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

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