Dei sei romanzi di Jane Austen (1775-1817), scrittrice che Virginia Woolf ha definito "l'artista più perfetta tra le donne", Orgoglio e pregiudizio è il primo in ordine di tempo e insieme il capolavoro. Quando lo scrisse, la Austen aveva ventun anni e una amica di famiglia poteva definirla "la più graziosa, sciocca, leziosa farfalla in cerca di marito che sia dato incontrare". Frivola e ironica, non si distingueva dal mondo campagnolo e borghese cui apparteneva: sembrava che il suo orizzonte non andasse oltre i tè, i balli, i flirt della buona società, i minuti e ridicoli incidenti della vita quotidiana. Ma su questi tenui motivi ella sapeva giocare con una grazia e una profondità squisite; e, narrando in Orgoglio e pregiudizio la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, le riuscì di evocare, con tocchi sobri e precisi, l'intero, incantevole, penetrante quadro della provincia inglese alla fine del secolo XVIII.