Un uomo rinchiuso per errore dalla polizia sovietica insieme a un gruppo di scrittori sovversivi; un ebreo devoto che ottiene dal rabbino una dispensa ufficiale per recarsi da una prostituta al fine di alleviare i suoi "insopportabili impulsi"; un gruppo di ebrei polacchi caricati su un treno diretto ad Auschwitz che si salvano fingendosi acrobati... Con questa acclamatissima raccolta di racconti - la sua opera d'esordio - Nathan Englander mette in scena il misticismo e le manie degli israeliti, rinnovando la grande tradizione dell'umorismo ebraico, da Philip Roth a Woody Allen. Racconti dall'irresistibile verve comica attraverso la quale si intravedono in controluce le immani tragedie che hanno funestato da sempre la storia del popolo ebraico, cui il talento di Englander riesce a conferire un valore universale. Con un'eco dei grandi autori ottocenteschi russi, da Gogol' a Tolstòj, il giovane scrittore ci regala in questo libro nove storie sofisticate e intelligenti, scritte con un'acutezza tale da cambiare il tono apparentemente grottesco in tragico, cogliendo come nessun altro l'aspetto poetico del dolore e l'intrecciarsi dei destini individuali con quelli della Storia.