Uno dei capolavori assoluti di Jonson e del teatro comico di tutti i tempi, L'Alchimista è nota come la commedia dell'intreccio più perfetto che mai sia stato escogitato. Siamo nell'Inghilterra del seicento, la peste è alle porte, chi può scappa, Londra è nelle mani dei servi, dei delinquenti. Tra questi il noto Facciatosta incaricato dal suo padrone di controllare la casa durante la sua fuga, approfitta dello smarrimento generale e stringendo un patto con un suo pari, il famoso Dottor Sottile, "alchimista-mago-truffatore in grande stile" e della sua degna comare Dora attirano nella casa abbandonata uomini e donne di ogni rango e di ogni età, ingannandoli con oroscopi e carte astrali, profetizzando fortune, vincite al gioco e amori senza fine. Fonti di questa commedia sono il Poenolus e la Mostellaria di Plauto. Ciò che questa regia tende maggiormente a sottolineare è la capacità a delinquere di alcuni personaggi e la masochistica predisposizione ad essere raggirati di altri. Non sarà difficile ad una platea moderna riconoscere, pur se in abiti e in un contesto secentesco alcuni ciarlatani con i quali quotidianamente ci si imbatte sugli schermi televisivi e sulle pagine dei giornali. Infine l'Alchimista presenta una incredibile serie di personaggi a partire da Facciatosta spietata figura di truffatore fino al Dott. Sottile, personalità dalle mille sfumature, di forte presa sul pubblico tanto da entrare nel linguaggio comune.