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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Marco Peano

L'invenzione della madre

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 04-08-2016 da Michela L.
Aggiornato il 04-08-2016 da Michela L.
Disponibile in 4 librerie
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Aggiornato il 04-08-2016 da Michela L.
Disponibile in 4 librerie

Mattia è un ragazzo come tanti. Abita in provincia, lavora in una videoteca, ha una fidanzata, e forse un giorno realizzerà i progetti che manda avanti senza troppa convinzione. La sua vita sembrerebbe non avere nulla di speciale, se non fosse che sua madre ha il cancro. Ecco che i giorni di Mattia si ribaltano in un horror dove anche gli eventi banali sono ostacoli da superare eroicamente. I medici sono freddi e professionali, la loro efficienza provvidenziale e sinistra, e non è facile capire come comportarsi. I parenti si rivelano man mano che la malattia progredisce, la compassione degli amici è sospetta, e come se non bastasse a Mattia arrivano inquietanti lettere anonime sul comportamento di suo padre. Persino la ragazza di Mattia sembra diversa da come appariva. Ma in questo viaggio in cui tutto è scandalosamente fuori posto, è il rapporto con la madre a far entrare Mattia nella dimensione più segreta e preziosa in cui ritiene di essere mai stato. Raccontando di questo everyman, grazie al coraggio della grande letteratura, Marco Peano ridà senso all’aspetto più inaccettabile dell’avventura umana: imparare a dire addio a ciò che amiamo.

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Martocchia

“Perché quando la dottoressa piccolina ha detto loro dieci-dodici mesi, due universi si sono scissi: in uno la madre di Mattia è riuscita a invecchiare. Nell'altro, il posto in cui sono intrappolati, il figlio si  è dato un compito: correre più veloce del cancro. Correre, vivere con la madre tutte le esperienze che la morte arriverà a negare. Correre, per non perdere neanche un minuto di vita della madre. Ma il cancro ha molto più fiato di lui.”

Un libro così delicato che si teme di rovinarlo già solo parlandone, addentrandosi in qualcosa – in una situazione tanto atroce e immutabile – che solo chi ha attraversato può capire.
E nessuno, mai, nella propria vita, ci si vorrebbe trovare.

continua su: http://sullungomaredellibro.blogspot.com/2015/06/marco-peano-linvenzione-della-madre.html 

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Editore: minimum fax

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 280

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8875216339

ISBN-13: 9788875216337

Data di pubblicazione: 2015

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Mattia è un ragazzo come tanti. Abita in provincia, lavora in una videoteca, ha una fidanzata, e forse un giorno realizzerà i progetti che manda avanti senza troppa convinzione. La sua vita sembrerebbe non avere nulla di speciale, se non fosse che sua madre ha il cancro. Ecco che i giorni di Mattia si ribaltano in un horror dove anche gli eventi banali sono ostacoli da superare eroicamente. I medici sono freddi e professionali, la loro efficienza provvidenziale e sinistra, e non è facile capire come comportarsi. I parenti si rivelano man mano che la malattia progredisce, la compassione degli amici è sospetta, e come se non bastasse a Mattia arrivano inquietanti lettere anonime sul comportamento di suo padre. Persino la ragazza di Mattia sembra diversa da come appariva. Ma in questo viaggio in cui tutto è scandalosamente fuori posto, è il rapporto con la madre a far entrare Mattia nella dimensione più segreta e preziosa in cui ritiene di essere mai stato. Raccontando di questo everyman, grazie al coraggio della grande letteratura, Marco Peano ridà senso all’aspetto più inaccettabile dell’avventura umana: imparare a dire addio a ciò che amiamo.

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“Perché quando la dottoressa piccolina ha detto loro dieci-dodici mesi, due universi si sono scissi: in uno la madre di Mattia è riuscita a invecchiare. Nell'altro, il posto in cui sono intrappolati, il figlio si  è dato un compito: correre più veloce del cancro. Correre, vivere con la madre tutte le esperienze che la morte arriverà a negare. Correre, per non perdere neanche un minuto di vita della madre. Ma il cancro ha molto più fiato di lui.”

Un libro così delicato che si teme di rovinarlo già solo parlandone, addentrandosi in qualcosa – in una situazione tanto atroce e immutabile – che solo chi ha attraversato può capire.
E nessuno, mai, nella propria vita, ci si vorrebbe trovare.

continua su: http://sullungomaredellibro.blogspot.com/2015/06/marco-peano-linvenzione-della-madre.html 

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