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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Eraldo Baldini

Melma

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Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 1 libreria
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Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
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Anno 2050, Italia. Da molto tempo ormai sono cessati gli attentati di stampo ecoterrorista che avevano sconvolto il pianeta in segno di disperata rivolta contro una situazione ambientale fattasi via via più insopportabile.

Il progetto di recupero dei siti compromessi ideato da una potente organizzazione internazionale, “il Dipartimento”, sta per essere avviato quando la figlia del capo di quell’ente viene chissà perché rapita e, si ipotizza, tenuta prigioniera nell’Area 1, quella del Petrolchimico dell’Alto Adriatico, ora distrutto e abitato solo da una umanità reietta, marginale, apparentemente rassegnata.

Toccherà a Padre Nelson Cattelan, scelto come intermediario, recarsi in quel luogo difficile in cui la natura si sta riappropriando delle rovine: una natura degenerata, mutante, ostile, anche a causa del “grande caldo” che sta sempre più attanagliando il pianeta.

Una discesa agli inferi, un viaggio allucinante in un mondo sconvolto dai disastri causati in vari modi dall’uomo, dentro una melma di intrighi e di colpe, di dolore e di lotte, alla scoperta di segreti sconvolgenti. Un viaggio, allo stesso tempo, che potrebbe condurre alla speranza.



“Abbiamo mangiato il frutto proibito, ne stiamo pagando le conseguenze e sempre più le pagheremo care. Nonostante il ‘divieto’ che avrebbero dovuto imporre la ragione, il buon senso, la rettitudine, la lungimiranza, ci siamo accaniti sul nostro povero pianeta sfruttandolo e avvelenandolo, in un insensato baccanale suicida, in una danza macabra e avida condotta da predoni senza scrupoli pronti a sacrificare un bene di tutti per il proprio tornaconto. Forse è tardi per fermarsi, per rimediare, per salvarsi. È tardi, ma qualcosa ancora si può e si deve fare, se vogliamo che ci sia la possibilità di un futuro. Io sono un narratore e il mio modestissimo contributo lo posso dare scrivendo, con la speranza che il mio messaggio arrivi a qualcuno e lasci un piccolo segno.” Eraldo Baldini

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Editore: Edizioni Ambiente

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 172

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8889014474

ISBN-13: 9788889014479

Data di pubblicazione: 2007

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Anno 2050, Italia. Da molto tempo ormai sono cessati gli attentati di stampo ecoterrorista che avevano sconvolto il pianeta in segno di disperata rivolta contro una situazione ambientale fattasi via via più insopportabile.

Il progetto di recupero dei siti compromessi ideato da una potente organizzazione internazionale, “il Dipartimento”, sta per essere avviato quando la figlia del capo di quell’ente viene chissà perché rapita e, si ipotizza, tenuta prigioniera nell’Area 1, quella del Petrolchimico dell’Alto Adriatico, ora distrutto e abitato solo da una umanità reietta, marginale, apparentemente rassegnata.

Toccherà a Padre Nelson Cattelan, scelto come intermediario, recarsi in quel luogo difficile in cui la natura si sta riappropriando delle rovine: una natura degenerata, mutante, ostile, anche a causa del “grande caldo” che sta sempre più attanagliando il pianeta.

Una discesa agli inferi, un viaggio allucinante in un mondo sconvolto dai disastri causati in vari modi dall’uomo, dentro una melma di intrighi e di colpe, di dolore e di lotte, alla scoperta di segreti sconvolgenti. Un viaggio, allo stesso tempo, che potrebbe condurre alla speranza.



“Abbiamo mangiato il frutto proibito, ne stiamo pagando le conseguenze e sempre più le pagheremo care. Nonostante il ‘divieto’ che avrebbero dovuto imporre la ragione, il buon senso, la rettitudine, la lungimiranza, ci siamo accaniti sul nostro povero pianeta sfruttandolo e avvelenandolo, in un insensato baccanale suicida, in una danza macabra e avida condotta da predoni senza scrupoli pronti a sacrificare un bene di tutti per il proprio tornaconto. Forse è tardi per fermarsi, per rimediare, per salvarsi. È tardi, ma qualcosa ancora si può e si deve fare, se vogliamo che ci sia la possibilità di un futuro. Io sono un narratore e il mio modestissimo contributo lo posso dare scrivendo, con la speranza che il mio messaggio arrivi a qualcuno e lasci un piccolo segno.” Eraldo Baldini

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