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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Bertolt Brecht

Gli affari del signor Giulio Cesare

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Inserito il 11-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 11-05-2015 da gilberte
Disponibile in 1 libreria
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La scoperta che la cosa piú grande di Cesare erano i suoi debiti, e che questi furono la causa reale del suo successo politico, suscita una reazione di incredulità e fastidio nel personaggio che parla in prima persona in questo romanzo: uno storico giovane e idealista che - a vent'anni dalla morte di Cesare - raccoglie materiali per scriverne la biografia. Brecht, narrando i colloqui del giovane col banchiere Spicro, e riproducendo gli immaginari diari del segretario di Cesare, Raro, riscrive la storia di Roma nel I secolo a.C., col risultato di restituirla, con sorprendente verosimiglianza, alla sua dimensione «affaristica». È una sfida credibile sul piano storico e felicissima sul piano narrativo. Brecht, in quest'opera rimasta incompleta e pubblicata postuma nel 1956, si è rivelato un romanziere efficace con uno stile da storico: probabilmente il suo tono freddo, asciutto, argomentativo non sarebbe dispiaciuto allo scrittore Cesare, per il quale è qui professata una latente, originalissima simpatia.

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 199

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806180797

ISBN-13: 9788806180799

Data di pubblicazione: 2006

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La scoperta che la cosa piú grande di Cesare erano i suoi debiti, e che questi furono la causa reale del suo successo politico, suscita una reazione di incredulità e fastidio nel personaggio che parla in prima persona in questo romanzo: uno storico giovane e idealista che - a vent'anni dalla morte di Cesare - raccoglie materiali per scriverne la biografia. Brecht, narrando i colloqui del giovane col banchiere Spicro, e riproducendo gli immaginari diari del segretario di Cesare, Raro, riscrive la storia di Roma nel I secolo a.C., col risultato di restituirla, con sorprendente verosimiglianza, alla sua dimensione «affaristica». È una sfida credibile sul piano storico e felicissima sul piano narrativo. Brecht, in quest'opera rimasta incompleta e pubblicata postuma nel 1956, si è rivelato un romanziere efficace con uno stile da storico: probabilmente il suo tono freddo, asciutto, argomentativo non sarebbe dispiaciuto allo scrittore Cesare, per il quale è qui professata una latente, originalissima simpatia.

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