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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Israel Zangwill

Il re degli Schnorrer

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 13-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 13-05-2015 da gilberte
Disponibile in 1 libreria
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Aggiornato il 13-05-2015 da gilberte
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Nell'Inghilterra di Carlo III, a cavallo tra Sette e Ottocento, i diritti della minoranza ebraica non sono ancora riconosciuti, e il ghetto è un mondo a sé, con sue norme e consuetudini rigidamente stabilite. In questo ambiente, anche la figura degli schnorrer, del mendicante o del vagabondo, è inquadrata nelle norme, e ha i suoi diritti e i suoi doveri. Tra i primi, quello di poter usufruire dell'assistenza dei ricchi della comunità. Tra gli schnorrer, il sefardita (ebreo di origine iberica) Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa è indubbiamente il "re degli schnorrer", e merita ampiamente il suo titolo per la suprema e travolgente maestria nell'arte di schnorrare. Egli riesce spavaldamente a scroccare ai ricchi con la sua sovrana arroganza, la sua arte della citazione biblica e talmudica, la sua spudorata abilità parolaia. Seguito da una "spalla" che va istruendo, come Don Chisciotte da Sancio, Ollio da Stanlio, Totò da Peppino, egli passa da impresa a impresa sconvolgendo il rigido universo del ghetto.

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Editore: Feltrinelli

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 153

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8807808560

ISBN-13: 9788807808562

Data di pubblicazione: 1979

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Nell'Inghilterra di Carlo III, a cavallo tra Sette e Ottocento, i diritti della minoranza ebraica non sono ancora riconosciuti, e il ghetto è un mondo a sé, con sue norme e consuetudini rigidamente stabilite. In questo ambiente, anche la figura degli schnorrer, del mendicante o del vagabondo, è inquadrata nelle norme, e ha i suoi diritti e i suoi doveri. Tra i primi, quello di poter usufruire dell'assistenza dei ricchi della comunità. Tra gli schnorrer, il sefardita (ebreo di origine iberica) Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa è indubbiamente il "re degli schnorrer", e merita ampiamente il suo titolo per la suprema e travolgente maestria nell'arte di schnorrare. Egli riesce spavaldamente a scroccare ai ricchi con la sua sovrana arroganza, la sua arte della citazione biblica e talmudica, la sua spudorata abilità parolaia. Seguito da una "spalla" che va istruendo, come Don Chisciotte da Sancio, Ollio da Stanlio, Totò da Peppino, egli passa da impresa a impresa sconvolgendo il rigido universo del ghetto.

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