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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Haruki Murakami

I salici ciechi e la donna addormentata

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 09-03-2015 da Pia
Aggiornato il 09-03-2015 da Pia
Disponibile in 8 librerie
Inserito il 09-03-2015 da Pia
Aggiornato il 09-03-2015 da Pia
Disponibile in 8 librerie

Un dettaglio banale o un caso fortuito può far precipitare i protagonisti di queste storie in una misteriosa malinconia, come se in un gesto imprevisto indovinassero il lato oscuro, o forse magico, che la quotidianità nasconde. Alcuni, come il protagonista del Settimo uomo, cercano di superare, dopo molti anni, la perdita del loro migliore amico, altri sentono il bisogno di attraversare il giardino zoologico nei giorni in cui soffia un forte vento. Preparare da mangiare può essere una scusa perfetta per ignorare i problemi degli altri, come nell’Anno degli spaghetti; ma a volte è la dura realtà quella che si impone, è il caso della madre che in Hanalai Bay va a riprendersi il corpo del figlio surfista morto per l’attacco di uno squalo. Maestro nella creazione di atmosfere, Murakami introduce in queste storie non solo elementi fantastici e onirici, nei quali miscela con calcolata ambiguità il sonno e la veglia; ma, soprattutto, dà vita a personaggi indimenticabili, messi di fronte al dolore, all’amore, alla sessualità, vinti dalla bellezza o bisognosi di affetto e che nella loro vulnerabilità riconosciamo come nostri simili, nostri contemporanei.

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Noce Moscata

Per questa volta eviterò di annoiarvi con le mie solite manifestazioni stucchevoli di cieco amore nei confronti di Haruki. Vi lascerò soltanto una profondissima perla di saggezza che ho maturato nella mia innata modestia a fine lettura. ù_ù Murakami sta al lettore come una donna di vent'anni sta a un suo coetaneo maschio (e sottolineo coetaneo). Ossia: la donna a parità di condizioni afferra e vede cose che l'uomo può appena intravedere solo con l'aiuto di un corso intensivo trimestrale più CD-ROM esplicativo. In altre parole.. è inutile: la donna sta avanti. Murakami pure. Il lettore non può far altro che seguire docilmente la penna di Haruki, ed aprire occhi ed orecchie ad universi altrimenti imperscrutabili. P.S. Chi non ha letto Norwegian wood, salti a piè pari il diciannovesimo racconto “La lucciola”. E' praticamente il riassunto. Intanto nella vita reale: aspetto alla fermata dell'autobus la manna dal cielo, ma non mi sembra molto puntuale. Poi vado in Comune a controllare se di secondo nome non fa per caso Godot.

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 376

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806184156

ISBN-13: 9788806184155

Data di pubblicazione: 2010

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Un dettaglio banale o un caso fortuito può far precipitare i protagonisti di queste storie in una misteriosa malinconia, come se in un gesto imprevisto indovinassero il lato oscuro, o forse magico, che la quotidianità nasconde. Alcuni, come il protagonista del Settimo uomo, cercano di superare, dopo molti anni, la perdita del loro migliore amico, altri sentono il bisogno di attraversare il giardino zoologico nei giorni in cui soffia un forte vento. Preparare da mangiare può essere una scusa perfetta per ignorare i problemi degli altri, come nell’Anno degli spaghetti; ma a volte è la dura realtà quella che si impone, è il caso della madre che in Hanalai Bay va a riprendersi il corpo del figlio surfista morto per l’attacco di uno squalo. Maestro nella creazione di atmosfere, Murakami introduce in queste storie non solo elementi fantastici e onirici, nei quali miscela con calcolata ambiguità il sonno e la veglia; ma, soprattutto, dà vita a personaggi indimenticabili, messi di fronte al dolore, all’amore, alla sessualità, vinti dalla bellezza o bisognosi di affetto e che nella loro vulnerabilità riconosciamo come nostri simili, nostri contemporanei.

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Noce Moscata

Per questa volta eviterò di annoiarvi con le mie solite manifestazioni stucchevoli di cieco amore nei confronti di Haruki. Vi lascerò soltanto una profondissima perla di saggezza che ho maturato nella mia innata modestia a fine lettura. ù_ù Murakami sta al lettore come una donna di vent'anni sta a un suo coetaneo maschio (e sottolineo coetaneo). Ossia: la donna a parità di condizioni afferra e vede cose che l'uomo può appena intravedere solo con l'aiuto di un corso intensivo trimestrale più CD-ROM esplicativo. In altre parole.. è inutile: la donna sta avanti. Murakami pure. Il lettore non può far altro che seguire docilmente la penna di Haruki, ed aprire occhi ed orecchie ad universi altrimenti imperscrutabili. P.S. Chi non ha letto Norwegian wood, salti a piè pari il diciannovesimo racconto “La lucciola”. E' praticamente il riassunto. Intanto nella vita reale: aspetto alla fermata dell'autobus la manna dal cielo, ma non mi sembra molto puntuale. Poi vado in Comune a controllare se di secondo nome non fa per caso Godot.

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