Simon torna al paese dopo tre anni di prigione, scontati per una vicenda mai veramente chiarita. Non è più giovane e ha perso tutto quello che aveva: la moglie, il figlio, la casa. I compaesani lo accolgono con diffidenza e ostilità. Nella sfida per riappropriarsi dell'uomo che era, Simon può contare soltanto sull'amicizia di un bambino, Otto, e sulla solidarietà di una giovane donna straniera.
Per riconquistare la propria dignità, il vecchio Simon accetta di intraprendere un'impresa titanica: il taglio del bosco nel luogo più impervio della valle. Nel suo rifugio, una capanna abbandonata, in una solitudine quasi assoluta, tornano i ricordi e insieme ai ricordi affiora la speranza di una felicità possibile. Ma le sue umane aspirazioni devono fare i conti con le asperità della montagna.
Unico testimone della dura lotta di Simon con la natura e con un inverno implacabile, sarà un personaggio misterioso, figura muta e inquietante, che appare e scompare senza lasciare traccia di sé. Da dove viene? È un alleato o un avversario? Un angelo salvatore o un essere diabolico? Ma soprattutto, è un'ombra o una presenza fisica?
Nel romanzo di Oscar Peer, scrittore di lingua romancia, si affrontano le forze del bene e le forze del male, la natura e la cultura, l'innocenza e la colpa, il destino e il desiderio di un riscatto. "Il ritorno" è un piccolo capolavoro che, come le migliori favole, mette in campo le domande primarie dell'uomo.