Giuseppe, un uomo di 42 anni, è internato in un ospedale psichiatrico giudiziario da quando ne aveva 16.
Per essere rinchiuso qui Giuseppe ha commesso un atto criminoso ed è stato giudicato incapace di comprendere l’atto compiuto. In realtà, Giuseppe non lo ricorda nemmeno il motivo del suo internamento.
All’interno dell’OPG, in una casa-dependance approntata nel parco dell’ospedale come un set
cinematografico della memoria, una volta all’anno Giuseppe compie il rito dell’attesa: rivivere la notte in cui la madre lo lasciò, all’età di 8 anni.
Quella notte Giuseppe aspettò per dieci ore il ritorno di sua madre sul gradino di casa, rifiutandosi di credere che la donna più bella del mondo lo aveva lasciato per sempre.
Giuseppe aveva e ha una sola domanda per sua madre: perché mi hai abbandonato?