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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
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Huckelberry Finn
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"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
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Enrico Pandiani

Les italiens

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 02-05-2016 da Mario
Aggiornato il 02-05-2016 da Mario
Disponibile in 3 librerie
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Aggiornato il 02-05-2016 da Mario
Disponibile in 3 librerie

Una gragnuola di proiettili sparati attraverso la finestra devasta un ufficio della Brigata Criminale di Parigi straziando le persone che si trovano all'interno. Tre agenti e una donna rimangono sul pavimento in un lago di sangue. La squadra de «les italiens» viene decimata prima ancora di cominciare le indagini. Il commissario che la dirige, poliziotto disincantato e un po' indolente, assieme ai suoi flic di origine italiana si trova ben presto coinvolto in una feroce caccia all'uomo. È costretto a fuggire attraverso una Parigi assolata braccato da un gruppo di sicari senza scrupoli che non si fermano davanti a nulla pur di eliminare lui e la bellissima pittrice transessuale che si trova tra i piedi. Suo malgrado, tra litigi e malumori, deve proteggere e salvare quella giovane donna piena di sorprese. Un viaggio infernale che li porta lentamente a scoprirsi spingendoli l'uno verso l'altra, cambiando la loro prospettiva e rimettendo in gioco le loro convinzioni.

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Mario

Se volete farvi prendere per il naso, leggete pure Les italiens, di Enrico Pandiani (Instar Libri, 301 pagine, 2012). La trama è semplicissima. Per motivi abietti, qualcuno di molto importante cerca - invano - di fare incolpare un poliziotto (che fa parte dell'immancabile squadra anticrimine, assieme ad altri colleghi italiani) e un transessuale di due omicidi. C’è solo un piccolo particolare, anche mettendoci tutta la buona volontà, non è possibile incastrarli per una semplice ragione: non hanno avuto il tempo materiale per commetterli. Quindi non si capisce il perché di tutta la baraonda che per oltre trecento pagine tedia il lettore, ossia non si capisce il perché di questo libro, il suo scopo, al di là del tentativo dell'autore di farci credere che sia tutto verosimile. A dire il vero qualcuno ha inizialmente tentato di uccidere i due in una maniera semplicissima, mentre si trovavano in un ufficio all’interno del palazzo di Giustizia di Parigi (un posto pressoché deserto): sparando una quindicina di colpi da un palazzo di fronte, ma si sono salvati per puro caso. Avrebbero potuto ucciderli in casa loro, visto che comunque quegli assassini hanno mezzi potentissimi e riescono a mettere a soqquadro case blindatissime come se niente fosse, ma hanno preferito una maniera originale. Ed è proprio mentre il poliziotto, assieme alla sua squadra sgangherata, sta cercando di capire di più su questo attentato, che qualcuno semina indizi a suo carico (e a carico del transessuale), pretendendo che il lettore non si faccia due calcoli con l’orologio in mano: se l’omicidio avviene (a decine e decine chilometri di distanza) mentre il poliziotto sta indagando assieme ad altre centomila persone, come si può pretendere di incastrarlo? Anche l’avvocato più imbranato del mondo lo avrebbe scagionato in meno di cinque secondi. L’altro omicidio, il secondo che sempre quei loschi figuri vogliono addebitare al poliziotto, è intimamente legato al primo, ma è connotato da circostanze e spiegazioni talmente stravaganti che verrebbe voglia di usare il libro per accedere il barbecue. In quest'opera, che racconta di epiche sparatorie in cui c’è gente che continua a combattere indefessamente nonostante abbia 5 pallottole in corpo, si raggiungono livelli di letteratura stupendi, ad esempio laddove si dice che sul giornale la storia della sparatoria nell’ufficio del tribunale viene trattata in “maniera maschia”, oppure che il campanello di un appartamento è “breve e di classe”, per non parlare degli assassini – e ce ne sono tantissimi, tutti sbaragliati - che prima di uccidere una persona gli raccontano per filo e per segno cose che altrimenti nessuno sarebbe mai venuto a sapere, una sorta di confessione da film americano da quattro soldi, oppure quando dal piano strada un poliziotto occhio di falco vede che nel palazzo di fronte, al sesto piano c’è un soppalco di lusso da dove ha di certo sparato l’assassino (imbranato, che non ce l’ha fatta a uccidere i due protagonisti). Un libro in cui il gusto per la descrizione occupa intere frasi che vanno ad accentuare il senso di disagio, per non dire fastidio, che assale il lettore pagina dopo pagina. Il finale, poi, raggiunge l’apoteosi della noia: un mix di descrizioni troppo meticolose, situazioni fantascientifiche (che lo scrittore spaccia per verosimili) e morale alla volemose bene; su tutto il libro, nonostante la storia sia ambientata in Francia, aleggia un’aria da commissariato disinvolto e molto watsauanaghein, come direbbe Alberto Sordi.

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Editore: Instar Libri

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 301

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8846101685

ISBN-13: 9788846101686

Data di pubblicazione: 2012

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Enrico Pandiani

Les italiens

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Una gragnuola di proiettili sparati attraverso la finestra devasta un ufficio della Brigata Criminale di Parigi straziando le persone che si trovano all'interno. Tre agenti e una donna rimangono sul pavimento in un lago di sangue. La squadra de «les italiens» viene decimata prima ancora di cominciare le indagini. Il commissario che la dirige, poliziotto disincantato e un po' indolente, assieme ai suoi flic di origine italiana si trova ben presto coinvolto in una feroce caccia all'uomo. È costretto a fuggire attraverso una Parigi assolata braccato da un gruppo di sicari senza scrupoli che non si fermano davanti a nulla pur di eliminare lui e la bellissima pittrice transessuale che si trova tra i piedi. Suo malgrado, tra litigi e malumori, deve proteggere e salvare quella giovane donna piena di sorprese. Un viaggio infernale che li porta lentamente a scoprirsi spingendoli l'uno verso l'altra, cambiando la loro prospettiva e rimettendo in gioco le loro convinzioni.

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