I capelli sono i fili letterari che legano il protagonista Dienne a tutti i personaggi di questa narrazione, rappresentando a volte una fuga, altre una ragione filosofica di vita, altre ancora un legame inscindibile oppure solo un fattore estetico o una moda.
La vita di Dienne è perciò scandita dal legame conflittuale con i suoi capelli che sono, in un certo senso, un contenitore delle sue memorie dove egli ripone o rimuove le esperienze che vive, a volte estremamente reali, altre volte ai limiti dell'onirico.
Dienne si muove in un mondo strano e variopinto dove le tradizioni della sua città sono legate a leggende antiche su demoni dai capelli azzurri e dove le azioni degli uomini sono influenzate dall'insondabile Culto del Dio Lunare. Un mondo che il Dottor Vazchi, suo padre, cerca di “tenere pulito” da coloro che considera “rifiuti” e in cui la Signora, sua madre e scrittrice di successo, cerca di portare a termine il romanzo più crudo e personale che abbia mai scritto.
Il racconto si sviluppa attraverso molteplici filoni narrativi nei quali i capelli troveranno sempre un ruolo diverso e ben definito. Tali filoni, composti da più episodi in ordine non cronologico, finiranno per intrecciarsi l'uno nell'altro e, come rami più corti o più lunghi di un albero narrativo, porteranno il lettore fino alla sua vetta.