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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Laura Vargiu

La moschea

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Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 2 librerie
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Luisa

Un racconto che si legge come una favola, e proprio come una favola alla fine ha la sua morale. Niente di più attuale in questo periodo come il tema dell'integrazione e dei rapporti interrazziali, che ci viene rappresentato dalla nostra autrice con estrema semplicità e ironia, tanto da farci riflettere sul fatto che se affrontassimo tutto con il cuore e il sorriso, come i bambini, la convivenza sarebbe naturale e la diversità un valore aggiunto, da entrambe le parti. Si fa presto a dirlo, per farlo non si dovrebbe mai perdere l'innocenza, cosa alquanto impossibile, ahinoi!! Nonostante sia intriso di speranza e di esortazione al quieto vivere, alla fine ci ricorda che non soltanto è difficile convivere tra razze diverse, ma lo è altrettanto tra persone della stessa razza!Insomma il mondo perfetto è lontano, ma se ci impegnassimo a conoscere gli individui e a non giudicare le masse, daremmo già un buon esempio per gli uomini di domani. Un piccolo racconto con un grande messaggio.

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Editore: 0111edizioni

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 92

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8863079390

ISBN-13: 9788863079395

Data di pubblicazione: 2015

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Un racconto che si legge come una favola, e proprio come una favola alla fine ha la sua morale. Niente di più attuale in questo periodo come il tema dell'integrazione e dei rapporti interrazziali, che ci viene rappresentato dalla nostra autrice con estrema semplicità e ironia, tanto da farci riflettere sul fatto che se affrontassimo tutto con il cuore e il sorriso, come i bambini, la convivenza sarebbe naturale e la diversità un valore aggiunto, da entrambe le parti. Si fa presto a dirlo, per farlo non si dovrebbe mai perdere l'innocenza, cosa alquanto impossibile, ahinoi!! Nonostante sia intriso di speranza e di esortazione al quieto vivere, alla fine ci ricorda che non soltanto è difficile convivere tra razze diverse, ma lo è altrettanto tra persone della stessa razza!Insomma il mondo perfetto è lontano, ma se ci impegnassimo a conoscere gli individui e a non giudicare le masse, daremmo già un buon esempio per gli uomini di domani. Un piccolo racconto con un grande messaggio.

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