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Katia Debora Melis

Pose di nudo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2016 da Laura
Aggiornato il 28-09-2016 da Laura
Disponibile in 1 libreria
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Laura

Che altro si fa quando si scrive poesia, se non mettere a nudo l’anima? L’anima resta nuda nella scrittura in versi. Anzi, per meglio dire, “La poesia è una posa di nudo dell’Anima”. È l’incipit che Katia Debora Melis sceglie per le sue “Pose di nudo”, Edizioni Thoth 2015. Opera intensa e originale, questa raccolta, impreziosita da alcuni suggestivi scatti fotografici, racchiude come uno scrigno piccoli ma preziosi componimenti che si mantengono in elegante equilibrio tra aforismi e poesie; dei primi hanno l’incisiva sentenziosità, delle seconde la forza e la delicata musicalità. Spesso, tra gli uni e le altre, il confine è incerto e labile. Il silenzio della neve è ora bronzo che tuona. A volte scendono tristezze lungo i cardini della porta del cuore. Diamo parole alla vita tra pianti d’inchiostro che sembrano fiumi. Nell’essenzialità di poche righe si dischiude un mondo interiore che non strepita né urla, ma domanda discreto ascolto a chi legge. La parola si fa concetto immediato e diretto – senza veli, appunto – e con semplicità e franchezza parla a tutti perché è di tutti, in fin dei conti, che parla. E tutto in essa si ritrova: l’amore, quello dei piccoli gesti e della condivisione, il quotidiano vivere, il dolore e la gioia, propri e altrui, lo scorrere del tempo, il sentirsi parte di un’epoca decadente e al tramonto… La vita è camminare nel mondo come in una grande liturgia rispettosi e a passi di danza. Un senso di malinconia e, a tratti, di tristezza risuona soffuso tra queste pagine, dove le emozioni scandiscono il tempo, mentre si cerca inevitabilmente di dare un significato a un’esistenza che spesso sembra non averne uno. “Katia Debora Melis,” – scrive Marzia Carocci in chiusura della sua splendida prefazione – “un’autrice che riesce senza esibizionismi, retoriche e inutili e ostentate rappresentazioni di forzature superflue, a rendere grande la parola, regalando a questa il suono, la musica, l’implorazione e la giusta “posa” per essere amata e compresa con facilità e con quell’attenzione che si merita appieno.” Aggiungo soltanto che per poter cogliere le diverse “pose” della parola occorrono sensibilità e talento particolari, ormai doti rare in un mondo sempre più disattento, chiassoso e indifferente sul quale, per fortuna, la voce dei poeti non rinuncia a gettare il proprio sguardo.

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Editore: Thoth

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 88

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-13: 9788898025671

Data di pubblicazione: 2015

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