Riproponendo l'antico mito di Orfeo ed Euridice scrive Claudio Toscani nella sua introduzione a questo volume "Buzzati evoca un immaginoso inferno contemporaneo. Orfi è un moderno cantautore ed Eura la sua innamorata, una ragazza che la morte si porta via nel fiore degli anni. Orfi la vede scomparire una sera nella porticina di una villa misteriosa che sorge poroprio di fronte a casa sua. Sembra un ombra, non una giovane ed espansiva teenager e, infatti, non è lei viva, ma la sua anima. E la porticina è lo sbocco in superfice dell'inferno, un moderno Ade che ha il suo terminale terrestre in via Saterna, la via di Orfi, una immaginaria via del centro di una per altro realissima Milano... Poema a fumetti, dunque, si presenta come un rapido inventario di 'bassezze' e di 'nobiltà', quelle che albergano nel cuore di tutti, dal fantastico al reale, al triviale; e, per contro, dall'erotico e dal sadico, all'etico".