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E intanto, mentre non c'eri...

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Michela L.


Huckelberry Finn
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Elena Genero Santoro

Gli angeli del bar di fronte

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2016 da Laura
Aggiornato il 28-09-2016 da Laura
Disponibile in 1 libreria
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Aggiornato il 28-09-2016 da Laura
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Laura

È incredibile come e quanto i pregiudizi su determinate questioni possano condizionare il nostro atteggiamento. Quelli su immigrati e immigrazione in generale sono sempre tra i peggiori. Finisce per rendersene ben conto una delle protagoniste di questo bellissimo romanzo di Elena Genero Santoro che, con penna davvero talentuosa, intesse una trama capace di emozionare, coinvolgere e, cosa non da poco, indurre alla riflessione su tematiche attualissime. Quella de “Gli Angeli del Bar di Fronte” è una storia a due voci: quella dell’italiana Chiara e quella della rumena Paula, due giovani donne che, ognuna a suo modo, faticano per andare avanti. Due storie di solitudine e quotidiani sacrifici sullo sfondo di una Torino affascinante e malinconica, dove al boom economico di un tempo si è ormai sostituita la precarietà, spesso in nero, del presente, tanto per gli italiani quanto per gli stranieri; due storie in apparenza distanti e slegate, ma che, a un certo punto, s’incontrano in un momento drammatico. Ci si affeziona alle due protagoniste e alla cronaca dei loro rispettivi mondi, così come a Victor, il giovane rumeno che Chiara, proprio a causa dei soliti pregiudizi stereotipati, credeva immischiato nei turpi e loschi traffici di una banda di connazionali. Molto interessante e ben trattata la questione rumena. Ho poi apprezzato in modo particolare le citazioni tratte da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti del 1912, giusto per non perdere memoria di come gli italiani stessi venivano percepiti e trattati all’epoca delle grande emigrazione diretta oltreoceano: "Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. […] Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina […]. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. […] I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali". L’autrice si è dimostrata molto brava nell’affrontare anche il complesso mondo delle relazioni umane; persino il tema della violenza sulle donne, con un tentativo di stupro ai danni di una delle protagoniste e uno stupro vero e proprio ai danni dell’altra. Molto ben costruita, la narrazione risulta scorrevole e i personaggi altrettanto ben elaborati. Il finale si attende con curiosità e, quando arriva, non delude. Una lettura che consiglio, a dimostrazione del fatto che spesso le piccole case editrici pubblicano testi di qualità che meriterebbero maggior diffusione.

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Editore: 0111

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 212

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-13: 9788863078404

Data di pubblicazione: 2014

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