Il bosco degli urogalli è il secondo libro di Mario Rigoni Stern. Raccoglie storie di cacciatori, di animali selvatici, di cani, di montagne, in cui si respira un senso di spazi aperti, di paesaggi impervi, e soprattutto una presenza umana. Rigoni sa rendere la limpidezza di ciò che ci circonda e insieme ad essa un accento di fiducia nella vita. Queste pagine confermano «il dono di semplicità e di poesia che gli è proprio – ha scritto Geno Pampaloni –. Ritroviamo l'accento del "sergente Rigoni" là dove si narrano storie di caccia, il silenzio del bosco, i villaggi chiusi nell'inverno e il grato fuoco delle cucine e la limpida solitudine delle albe per i sentieri di montagna: quel paesaggio fraterno e familiare e forte come una presenza morale, la cui immagine antica e gentile egli ritrova tra i contadini di Russia, nelle povere isbe coperte di neve».