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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
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"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

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"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
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Georges Simenon

Il borgomastro di Furnes

Voto medio della comunità Lìberos
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Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 1 libreria
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Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
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Furnes è un borgo fiammingo dove, accanto alle opulente dimore in cui si perpetuano opachi rituali borghesi, cominciano ad apparire i primi segni di una modernizzazione strisciante. Domina sulla piccola città la figura di Joris Terlinck, il borgomastro, che tutti chiamano Baas e che di Furnes è effettivamente il padrone: un padrone autorevole, arrogante, inflessibile, temuto. Intorno a lui, un tessuto di sguardi, chiacchiere, delazioni, subdole manovre. E una ragazza nascosta, in condizioni abiette. Ma, una sera come tante altre, persino nel borgomastro, in questo imperturbabile monolite, si apre una crepa. Simenon ci mostra, fino alle estreme conseguenze, che cosa accade quando l’implacabile e sinistro ordine quotidiano si lacera all’improvviso facendo affiorare per un attimo l’illusione di un’altra possibile esistenza. Quando lesse questo romanzo (steso, secondo le parole dello stesso autore, «in un vero e proprio stato di allucinazione»), Gaston Gallimard, che non usava essere indulgente con i suoi autori, scrisse a Simenon: «È un libro notevolissimo. Uno dei suoi romanzi migliori. Glielo dico con entusiasmo, non solo per amicizia, da vero lettore disinteressato». Il borgomastro di Furnes, scritto nell’autunno del 1938, apparve nel 1939.

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Editore: Adelphi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 222

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8845910709

ISBN-13: 9788845910708

Data di pubblicazione: 1994

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Georges Simenon

Il borgomastro di Furnes

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Furnes è un borgo fiammingo dove, accanto alle opulente dimore in cui si perpetuano opachi rituali borghesi, cominciano ad apparire i primi segni di una modernizzazione strisciante. Domina sulla piccola città la figura di Joris Terlinck, il borgomastro, che tutti chiamano Baas e che di Furnes è effettivamente il padrone: un padrone autorevole, arrogante, inflessibile, temuto. Intorno a lui, un tessuto di sguardi, chiacchiere, delazioni, subdole manovre. E una ragazza nascosta, in condizioni abiette. Ma, una sera come tante altre, persino nel borgomastro, in questo imperturbabile monolite, si apre una crepa. Simenon ci mostra, fino alle estreme conseguenze, che cosa accade quando l’implacabile e sinistro ordine quotidiano si lacera all’improvviso facendo affiorare per un attimo l’illusione di un’altra possibile esistenza. Quando lesse questo romanzo (steso, secondo le parole dello stesso autore, «in un vero e proprio stato di allucinazione»), Gaston Gallimard, che non usava essere indulgente con i suoi autori, scrisse a Simenon: «È un libro notevolissimo. Uno dei suoi romanzi migliori. Glielo dico con entusiasmo, non solo per amicizia, da vero lettore disinteressato». Il borgomastro di Furnes, scritto nell’autunno del 1938, apparve nel 1939.

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