Silloge poetica che si compone di calligrammi (poesia visiva), ispirata ai calligrammi di Guillaume Apollinaire in Francia e alla Neoavanguardia italiana degli anni Sessanta. I versi di anatomia spirituale di Ravel Porto s'ispirano al corpo fisico attraversandolo e diventando dapprima essenza visiva, sensazione fisica, e poi canto spirituale, corale, sempre espresso nel binomio uomo-donna, che trascende la certezza dell'elemento fisico per abbracciare l'infinitamente incerto dell'anima.
Vincitore del Premio della Critica al Premio Letterario Internazionale di Sassari nel 2014, la cui motivazione è in parte riportata qui: "Un vibrante sperimentalismo linguistico e un'audace ricerca di suggestive soluzioni verbo-visuali fanno della silloge Esco Nudo un oggetto poetico originale e pregevole... Gli effetti stranianti messi in campo dal poeta, amplificano il potere evocativo dei suoi versi e conducono il lettore attraverso un percorso di percezione e comprensione insolito e stimolante".