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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Tiziano Terzani

La fine è il mio inizio

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 13-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 13-05-2015 da gilberte
Disponibile in 20 librerie
Inserito il 13-05-2015 da gilberte
Aggiornato il 13-05-2015 da gilberte
Disponibile in 20 librerie

Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa, la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte."

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adriana

Terzani non mi ha deluso con questo libro. Un dialogo con il figlio durante gli ultimi mesi della sua vita in attesa di una "felice morte". Terzani si descrive un uomo talmente sicuro di sé che attraverso precise e determinate scelte ha vissuto la propria vita senza subirla. Un racconto che all'inizio lento, come lento deve essere il gusto di vivere, esplode poi negli ultimi capitoli gettando infiniti spunti di riflessione senza mai tessere conclusioni e verità assolute. Lo stesso messaggio che ha voluto lasciarci con "Un altro giro di giostra": la vita è solo nostra e quello che siamo è l'insieme delle nostre scelte e questo lo comprende solamente chi trova il tempo di fermarsi a riflettere su sé e sull'universo. "Quando la gente ha un problema, invece di fermarsi, invece di stare in silenzio ad ascoltare la voce del cuore, esce, va in mezzo alla folla, va al cinema, va a farsi una scopatina per rintronarsi, per dimenticare. Invece di fermarsi." "... quando sei a un bivio e trovi una strada che va su e una che va giù, piglia quella che va in su. E' più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. E' difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta."

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Editore: Longanesi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 466

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8830422479

ISBN-13: 9788830422476

Data di pubblicazione: 2006

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Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa, la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte."

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adriana

Terzani non mi ha deluso con questo libro. Un dialogo con il figlio durante gli ultimi mesi della sua vita in attesa di una "felice morte". Terzani si descrive un uomo talmente sicuro di sé che attraverso precise e determinate scelte ha vissuto la propria vita senza subirla. Un racconto che all'inizio lento, come lento deve essere il gusto di vivere, esplode poi negli ultimi capitoli gettando infiniti spunti di riflessione senza mai tessere conclusioni e verità assolute. Lo stesso messaggio che ha voluto lasciarci con "Un altro giro di giostra": la vita è solo nostra e quello che siamo è l'insieme delle nostre scelte e questo lo comprende solamente chi trova il tempo di fermarsi a riflettere su sé e sull'universo. "Quando la gente ha un problema, invece di fermarsi, invece di stare in silenzio ad ascoltare la voce del cuore, esce, va in mezzo alla folla, va al cinema, va a farsi una scopatina per rintronarsi, per dimenticare. Invece di fermarsi." "... quando sei a un bivio e trovi una strada che va su e una che va giù, piglia quella che va in su. E' più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. E' difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta."

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