Libro

Un cronista scaltro, veloce, con pochi scrupoli. Profondo conoscitore del mondo notturno della città e delle sue creature di cui racconta fedelmente le peregrinazioni e le abitudini, che poi sono anche le sue: musica, locali, droga, sesso. Impietoso nella descrizione del cinico mondo della redazione per cui lavora, dove però sa muoversi con molta autonomia, come pure nel proprio ambito famigliare, dove per lui era prevista una carriera da avvocato squalo, prontamente disattesa dalla sua passione per il giornalismo. Le vicende di Rudy Saporito appassionano subito, rese avvincenti da un buon ritmo e dall'ironia ben dosata dell'autore. Bravo Abate.

Un cronista scaltro, veloce, con pochi scrupoli. Profondo conoscitore del mondo notturno della città e delle sue creature di cui racconta fedelmente le peregrinazioni e le abitudini, che poi sono anche le sue: musica, locali, droga, sesso. Impietoso nella descrizione del cinico mondo della redazione per cui lavora, dove però sa muoversi con molta autonomia, come pure nel proprio ambito famigliare, dove per lui era prevista una carriera da avvocato squalo, prontamente disattesa dalla sua passione per il giornalismo. Le vicende di Rudy Saporito appassionano subito, rese avvincenti da un buon ritmo e dall'ironia ben dosata dell'autore. Bravo Abate.

sicuramente divertente , la scrittura di abate non ha schemi precisi e si presenta sempre scorrevole

Ho letto "Il cattivo cronista" in un periodo in cui, dalla biblioteca, prendevo numerosi libri in prestito, molti dei quali delle edizioni Maestrale.
Alcuni molto belli, altri meno, alcuni decisamente scadenti. Una cosa che non mi piace e che accomuna molti romanzi della casa editrice in questione, è il fatto di essere molto, forse troppo "sardi", in un modo che non mi piace: essere libri sardi per "continentali", o meglio ancora rappresentare un'immagine della Sardegna che (per quel che penso io, il che significa poco devo ammetterlo) dice magari qualcosa a chi sardo non è, ma ben poco a chi lo è. (Su questo sono pronto al dibattito).
Tornando al libro, molto semplicemente non mi è piaciuto l'intreccio, non mi è piaciuto il personaggio, non mi sono piaciute alcune scelte stilistiche.
Ciò detto, è la seconda cosa che ho letto di Abate, le altre non le ho lette. Molti mi dicono che le opere recenti siano molto belle, credo che gli darò un'altra possibilità.
Spero di aver argomentato meglio.
JG.