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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


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Irène Némirovsky

Il vino della solitudine

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 22-05-2020 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 22-05-2020 da
Disponibile in 0 librerie

Introduzione di Maria Nadotti
Traduzione di Luisa Collodi
Edizione integrale

«Di Irène Némirovsky per Irène Némirovsky»: questa è la nota che accompagna il titolo Il vino della solitudine nell’elenco delle proprie opere che l’autrice redasse poco prima di essere arrestata, per sottolineare quanto fosse autobiografico il romanzo. È la storia dell’infelice rapporto tra una madre e una figlia, ma mentre nel precedente Jezabel la protagonista assoluta era una madre, qui la figura materna, assente e lontana, è in secondo piano, e la voce narrante del libro è quella di una figlia, Hélène, che detesta la madre con ogni fibra del suo corpo, e aspetta il momento giusto per vendicarsi della sua freddezza. Ma questo momento arriverà insieme al tempo della trasformazione della ragazza in donna: che quando scopre in sé un germe della crudeltà materna, decide di voler gustare qualcosa di molto più inebriante della vendetta.


Irène Némirovsky
nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove ad agosto, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese. La Newton Compton ha pubblicato Suite francese, Due; Come le mosche d’autunno - Il ballo; Il vino della solitudine; I cani e i lupi; Il calore del sangue - Il malinteso; Jezabel; Il signore delle anime; David Golder; I fuochi dell’autunno.

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Editore: Newton Compton Editori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 185

Formato: BOOK

ISBN-10: 8854148857

ISBN-13: 9788854148857

Data di pubblicazione: 2013

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Traduzione di Luisa Collodi
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«Di Irène Némirovsky per Irène Némirovsky»: questa è la nota che accompagna il titolo Il vino della solitudine nell’elenco delle proprie opere che l’autrice redasse poco prima di essere arrestata, per sottolineare quanto fosse autobiografico il romanzo. È la storia dell’infelice rapporto tra una madre e una figlia, ma mentre nel precedente Jezabel la protagonista assoluta era una madre, qui la figura materna, assente e lontana, è in secondo piano, e la voce narrante del libro è quella di una figlia, Hélène, che detesta la madre con ogni fibra del suo corpo, e aspetta il momento giusto per vendicarsi della sua freddezza. Ma questo momento arriverà insieme al tempo della trasformazione della ragazza in donna: che quando scopre in sé un germe della crudeltà materna, decide di voler gustare qualcosa di molto più inebriante della vendetta.


Irène Némirovsky
nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove ad agosto, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese. La Newton Compton ha pubblicato Suite francese, Due; Come le mosche d’autunno - Il ballo; Il vino della solitudine; I cani e i lupi; Il calore del sangue - Il malinteso; Jezabel; Il signore delle anime; David Golder; I fuochi dell’autunno.

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