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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Christopher Moore

Il Vangelo secondo Biff

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (3)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 7 librerie
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Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 7 librerie

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Recensioni

Cristiano

Chi non vorrebbe avere un amico come Biff, amico d'infanzia di Gesù, nonché vero inventore del sarcasmo? Lui è quel tipo di amico che ti resta vicino nei momenti del bisogno, che ti fa spanciare dalle risate ed è anche capace di prendersi le botte nel tentativo di difenderti!! Il vero angelo della storia (anche perché, in questo romanzo, gli angeli, quelli autentici, con le ali e tutto il resto, non fanno proprio una bella figura)...Il libro è straconsigliato: divertente e tenero allo stesso tempo...un capolavoro dell'umorismo!!

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stefano

ho dato tre stelle al libro di Moore perchè mi ha lasciato qualche perplessità. l'ho trovato abbastanza divertente, piacevole nella scrittura ma in alcuni punti mi è parso forzato, quasi volesse dirti adesso ridi. l'idea di fondo, di descrivere un ipotetica infanzia di Gesù, resta geniale. alla resa dei conti un libro che vale la pena leggere.

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ElisaL

Uno dei ricordi che ho del catechismo è quello di un bambino di 7 anni che fece alla catechista una domanda destinata a passare alla storia della parrocchia: "Ma se Gesù nasce a Natale, come fa ad avere 33 anni a Pasqua?". Tutti ridemmo, ma la domanda non era affatto stupida. Lui si rifaceva al ciclo delle festività annuali, ma anche alle letture dei Vangeli fatte nelle diverse occasioni. Ci veniva detto che noi eravamo simili a Gesù, che lui amava i bambini, che si era fatto uomo ed era stato prima di tutto "Gesù bambino". Ma cosa aveva in comune con noi? Sapevamo della sua nascita nella mangiatoia, dei pastorelli e degli angeli, di Erode. Era forse la parte che ci piaceva di più, non solo perché era Natale e ci spettavano i regali sotto l'albero. Ma poi? Oltre a questo il nulla, Gesù nei Vangeli per poco non si alza dalla mangiatoia con 33 anni addosso. Moore fa tesoro di questa lacuna religiosa in modo brillante. Se Gesù fu uomo, fu innanzitutto bambino. Per quanto figlio di Dio, avrà dovuto affrontare i giochi dell'infanzia, le scaramucce coi bambini nemici, le turbolenze dell'adolescenza. Avrà avuto il senso dell'umorismo, avrà scherzato e avuto degli amici, un migliore amico. Non riesco a immaginarlo come un asceta di 6 anni circondato da un'aureola. Uomo, con tutto il bagaglio di vita che questo comporta. Biff e Gesù sono in armonia perfetta fra loro: Gesù è la santità e la purezza, Biff il peccato e la furbizia. Amano la stessa donna e imparano le stesse arti e discipline, ma in modo differente. Gesù è votato al sacrificio e alla meditazione, Biff alla sperimentazione e alla praticità. Insieme formano un microcosmo perfetto, proprio come due migliori amici. L'intreccio è sapientemente costruito. Moore introduce il lettore in ambienti molto diversi fra loro, ma è ben documentato e riesce a ricreare gli scenari in modo vivido e affascinante. L'India, la Cina, la Galilea. I personaggi vengono dissacrati in modo estremo, ma in fondo quello che fa Moore è rendere tutti loro completamente uomini. La lettura è scorrevole e intrigante, i dialoghi, manco a dirlo, brillanti e divertenti. Ho adorato che sia stato Biff a raccontare Gesù. Tra i due, il lettore finisce per immedesimarsi nel primo, facendo proprio il suo affetto per il Messia. La fine è estremamente toccante, molto più del solito, proprio perché vissuta da vicino attraverso gli occhi e il cuore di Biff. La tragicità della vicenda viene paradossalmente sottolineata da un libro irriverente. Bravo, Moore.

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Editore: Elliot

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 592

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8861920500

ISBN-13: 9788861920507

Data di pubblicazione: 2008

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Christopher Moore

Il Vangelo secondo Biff

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Cristiano

Chi non vorrebbe avere un amico come Biff, amico d'infanzia di Gesù, nonché vero inventore del sarcasmo? Lui è quel tipo di amico che ti resta vicino nei momenti del bisogno, che ti fa spanciare dalle risate ed è anche capace di prendersi le botte nel tentativo di difenderti!! Il vero angelo della storia (anche perché, in questo romanzo, gli angeli, quelli autentici, con le ali e tutto il resto, non fanno proprio una bella figura)...Il libro è straconsigliato: divertente e tenero allo stesso tempo...un capolavoro dell'umorismo!!

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stefano

ho dato tre stelle al libro di Moore perchè mi ha lasciato qualche perplessità. l'ho trovato abbastanza divertente, piacevole nella scrittura ma in alcuni punti mi è parso forzato, quasi volesse dirti adesso ridi. l'idea di fondo, di descrivere un ipotetica infanzia di Gesù, resta geniale. alla resa dei conti un libro che vale la pena leggere.

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ElisaL

Uno dei ricordi che ho del catechismo è quello di un bambino di 7 anni che fece alla catechista una domanda destinata a passare alla storia della parrocchia: "Ma se Gesù nasce a Natale, come fa ad avere 33 anni a Pasqua?". Tutti ridemmo, ma la domanda non era affatto stupida. Lui si rifaceva al ciclo delle festività annuali, ma anche alle letture dei Vangeli fatte nelle diverse occasioni. Ci veniva detto che noi eravamo simili a Gesù, che lui amava i bambini, che si era fatto uomo ed era stato prima di tutto "Gesù bambino". Ma cosa aveva in comune con noi? Sapevamo della sua nascita nella mangiatoia, dei pastorelli e degli angeli, di Erode. Era forse la parte che ci piaceva di più, non solo perché era Natale e ci spettavano i regali sotto l'albero. Ma poi? Oltre a questo il nulla, Gesù nei Vangeli per poco non si alza dalla mangiatoia con 33 anni addosso. Moore fa tesoro di questa lacuna religiosa in modo brillante. Se Gesù fu uomo, fu innanzitutto bambino. Per quanto figlio di Dio, avrà dovuto affrontare i giochi dell'infanzia, le scaramucce coi bambini nemici, le turbolenze dell'adolescenza. Avrà avuto il senso dell'umorismo, avrà scherzato e avuto degli amici, un migliore amico. Non riesco a immaginarlo come un asceta di 6 anni circondato da un'aureola. Uomo, con tutto il bagaglio di vita che questo comporta. Biff e Gesù sono in armonia perfetta fra loro: Gesù è la santità e la purezza, Biff il peccato e la furbizia. Amano la stessa donna e imparano le stesse arti e discipline, ma in modo differente. Gesù è votato al sacrificio e alla meditazione, Biff alla sperimentazione e alla praticità. Insieme formano un microcosmo perfetto, proprio come due migliori amici. L'intreccio è sapientemente costruito. Moore introduce il lettore in ambienti molto diversi fra loro, ma è ben documentato e riesce a ricreare gli scenari in modo vivido e affascinante. L'India, la Cina, la Galilea. I personaggi vengono dissacrati in modo estremo, ma in fondo quello che fa Moore è rendere tutti loro completamente uomini. La lettura è scorrevole e intrigante, i dialoghi, manco a dirlo, brillanti e divertenti. Ho adorato che sia stato Biff a raccontare Gesù. Tra i due, il lettore finisce per immedesimarsi nel primo, facendo proprio il suo affetto per il Messia. La fine è estremamente toccante, molto più del solito, proprio perché vissuta da vicino attraverso gli occhi e il cuore di Biff. La tragicità della vicenda viene paradossalmente sottolineata da un libro irriverente. Bravo, Moore.

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