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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Cesare Segre

Critica e critici

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Recensioni (0)
Inserito il 10-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
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Le teorie letterarie e le metodologie critiche non sono elaborazioni concettuali astratte, fuori dalle contingenze storiche, spersonalizzate. Sono ideate e messe in pratica da studiosi che hanno i loro percorsi biografici e intellettuali, hanno maestri da cui a un certo punto si distaccano, incontrano altri studiosi, modificano il loro pensiero, affinano le loro tecniche. In questo suo nuovo libro, Cesare Segre parte proprio da una serie di profili di grandi personaggi: Spitzer e Auerbach, paladini della critica stilistica, cosí simili nelle vicende biografico-accademiche, cosí diversi nell'approccio alla letteratura; un critico d'arte di impostazione warburghiana come Meyer Schapiro e uno di tradizione crociana come Cesare Brandi; e poi Gianfranco Contini tra filologia, critica e politica; il geniale Starobinski; l'amico e contraddittore di una vita, Cesare Cases; l'inquieto Lotman, che a ogni libro sembra abbandonare le posizioni di quelli precedenti. Ripercorrendo il lavoro di queste grandi figure con analisi del pensiero e, a volte, della lingua, Segre ci offre una «piccola storia della critica » che è anche una grande pagina di storia della cultura. Dopo una seconda sezione teorica in senso stretto, che non manca mai nei libri di Segre, la terza parte è dedicata alla lettura dei testi ed è centrata su due capolavori assoluti: l'Orlando furioso e il Don Chisciotte, visti singolarmente, nel loro rapporto e nelle differenti fortune.

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Editore: Giulio Einaudi Editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 272

Formato: BOOK

ISBN-10: 8858421167

ISBN-13: 9788858421161

Data di pubblicazione: 2015

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Le teorie letterarie e le metodologie critiche non sono elaborazioni concettuali astratte, fuori dalle contingenze storiche, spersonalizzate. Sono ideate e messe in pratica da studiosi che hanno i loro percorsi biografici e intellettuali, hanno maestri da cui a un certo punto si distaccano, incontrano altri studiosi, modificano il loro pensiero, affinano le loro tecniche. In questo suo nuovo libro, Cesare Segre parte proprio da una serie di profili di grandi personaggi: Spitzer e Auerbach, paladini della critica stilistica, cosí simili nelle vicende biografico-accademiche, cosí diversi nell'approccio alla letteratura; un critico d'arte di impostazione warburghiana come Meyer Schapiro e uno di tradizione crociana come Cesare Brandi; e poi Gianfranco Contini tra filologia, critica e politica; il geniale Starobinski; l'amico e contraddittore di una vita, Cesare Cases; l'inquieto Lotman, che a ogni libro sembra abbandonare le posizioni di quelli precedenti. Ripercorrendo il lavoro di queste grandi figure con analisi del pensiero e, a volte, della lingua, Segre ci offre una «piccola storia della critica » che è anche una grande pagina di storia della cultura. Dopo una seconda sezione teorica in senso stretto, che non manca mai nei libri di Segre, la terza parte è dedicata alla lettura dei testi ed è centrata su due capolavori assoluti: l'Orlando furioso e il Don Chisciotte, visti singolarmente, nel loro rapporto e nelle differenti fortune.

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