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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Elizabeth von Arnim

Una principessa in fuga

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie

«Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim ... Straordinaria.»
Edmund de Waal, autore di Un’eredità di avorio e ambra

La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz.
Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca la informa di averla promessa in moglie a un cugino.
Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing – ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima – e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da sempre, priva di obblighi se non quello morale di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di bontà – distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini, somministrare del rum a una vecchietta malata – non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tende un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l’arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.
Elizabeth von Arnim, dama geniale e crudele delle lettere inglesi, mette a segno un altro dei suoi capolavori d’ironia, con i quali ha conquistato un sempre maggior numero di lettori.

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Editore: Bollati Boringhieri

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 253

Formato: BOOK

ISBN-10: 8833972003

ISBN-13: 9788833972008

Data di pubblicazione: 2013

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Elizabeth von Arnim

Una principessa in fuga

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«Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim ... Straordinaria.»
Edmund de Waal, autore di Un’eredità di avorio e ambra

La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz.
Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca la informa di averla promessa in moglie a un cugino.
Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing – ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima – e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da sempre, priva di obblighi se non quello morale di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di bontà – distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini, somministrare del rum a una vecchietta malata – non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tende un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l’arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.
Elizabeth von Arnim, dama geniale e crudele delle lettere inglesi, mette a segno un altro dei suoi capolavori d’ironia, con i quali ha conquistato un sempre maggior numero di lettori.

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