Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Claudio Magris Biagio Marin

Ti devo tanto di ciò che sono.

Carteggio con Biagio Marin. Nuova ediz.

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie

Faceva ancora il liceo Claudio Magris quando nella Trieste degli anni Cinquanta conobbe Biagio Marin, figura leggendaria di intellettuale e soprattutto poeta luminoso, ammirato dai critici seppure ancora lontano dalla fama nazionale che sentiva di meritare. II quasi mezzo secolo di età che li separava non impedì lo sbocciare di un'amicizia febbrile, coltivata per quasi trent'anni attraverso incontri e, sempre più frequentemente, lettere. Questi scambi mostrano un rapporto fra allievo e maestro fatto di stima e ammirazione: Marin aveva perso in guerra il figlio Falco, e riversò il suo affetto di padre su Magris, «figlio d'anima»; Magris trovò in Marin il suo modello di libertà. II carteggio rivela un affetto fortissimo, ma testimonia senza pudori anche di scontri, asprezze e incomprensioni: Marin vorrebbe Magris suo erede esclusivo, pur sapendo che sarà impossibile, e soprattutto gli chiede di aiutarlo a conquistare quel riconoscimento che ancora pare sfuggirgli; Magris, in particolare negli anni della sua formazione e della crescita intellettuale, gli chiede spesso consiglio e conforto, ma non esita a replicare l'eterno dramma del conflitto con il padre quando avverte il peso della personalità e della irruenza di un uomo non a caso chiamato in famiglia «fronte di tempesta». Attraverso pagine ricche di forza e di umanità, "Ti devo tanto di ciò che sono" disegna così l'inedita autobiografia di due grandi scrittori, l'uno espressione del Diciannovesimo secolo «voce di una generazione maturatasi prima della Grande Guerra, esperta delle crisi ma non incrinata da esse», nelle parole di Magris), l'altro proiettato nelle nevrosi e nelle inquietudini del Novecento.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Editore: Garzanti

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 406

Formato: BOOK

ISBN-10: 8811605067

ISBN-13: 9788811605065

Data di pubblicazione: 2019

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Claudio Magris Biagio Marin

Ti devo tanto di ciò che sono.

Carteggio con Biagio Marin. Nuova ediz.

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie

Faceva ancora il liceo Claudio Magris quando nella Trieste degli anni Cinquanta conobbe Biagio Marin, figura leggendaria di intellettuale e soprattutto poeta luminoso, ammirato dai critici seppure ancora lontano dalla fama nazionale che sentiva di meritare. II quasi mezzo secolo di età che li separava non impedì lo sbocciare di un'amicizia febbrile, coltivata per quasi trent'anni attraverso incontri e, sempre più frequentemente, lettere. Questi scambi mostrano un rapporto fra allievo e maestro fatto di stima e ammirazione: Marin aveva perso in guerra il figlio Falco, e riversò il suo affetto di padre su Magris, «figlio d'anima»; Magris trovò in Marin il suo modello di libertà. II carteggio rivela un affetto fortissimo, ma testimonia senza pudori anche di scontri, asprezze e incomprensioni: Marin vorrebbe Magris suo erede esclusivo, pur sapendo che sarà impossibile, e soprattutto gli chiede di aiutarlo a conquistare quel riconoscimento che ancora pare sfuggirgli; Magris, in particolare negli anni della sua formazione e della crescita intellettuale, gli chiede spesso consiglio e conforto, ma non esita a replicare l'eterno dramma del conflitto con il padre quando avverte il peso della personalità e della irruenza di un uomo non a caso chiamato in famiglia «fronte di tempesta». Attraverso pagine ricche di forza e di umanità, "Ti devo tanto di ciò che sono" disegna così l'inedita autobiografia di due grandi scrittori, l'uno espressione del Diciannovesimo secolo «voce di una generazione maturatasi prima della Grande Guerra, esperta delle crisi ma non incrinata da esse», nelle parole di Magris), l'altro proiettato nelle nevrosi e nelle inquietudini del Novecento.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica