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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Ilya Tolstoj

Tolstoj, mio padre.

Reminiscenze

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Inserito il 11-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
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Il conte Ilya Tolstoj, terzogenito del grande scrittore russo, racconta suo padre nella vita familiare come in quella tormentata di romanziere, perennemente insoddisfatto degli innumerevoli fogli imbrattati dalle sue continue riscritture. Una visione sorprendentemente franca della personalità di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. Lo stile di vita decadente, l'insaziabile voluttà per il cibo, il gioco d'azzardo, le cavalcate in campagna, la caccia, l'ambizione e lo sconfinato talento letterario, il complicato rapporto con Turgenev che portò alla rottura tra i due, le scarse manifestazioni di affetto verso i figli, la crisi spirituale, l'analisi degli eventi che lo portarono a fuggire da casa dieci giorni prima di morire in una sperduta stazione ferroviaria a duecentocinquanta miglia a sud-est di Mosca: questo libro di memorie familiari, aspro e sincero, scritto dal terzo dei suoi figli, rivela Lev Tolstoj per quello che era nella vita privata e in quella di scrittore. Postfazione di Marta Ottaviani.

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Editore: Mind Edizioni

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine:

Formato: BOOK

ISBN-10: 8869393216

ISBN-13: 9788869393211

Data di pubblicazione: 2020

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Ilya Tolstoj

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Il conte Ilya Tolstoj, terzogenito del grande scrittore russo, racconta suo padre nella vita familiare come in quella tormentata di romanziere, perennemente insoddisfatto degli innumerevoli fogli imbrattati dalle sue continue riscritture. Una visione sorprendentemente franca della personalità di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. Lo stile di vita decadente, l'insaziabile voluttà per il cibo, il gioco d'azzardo, le cavalcate in campagna, la caccia, l'ambizione e lo sconfinato talento letterario, il complicato rapporto con Turgenev che portò alla rottura tra i due, le scarse manifestazioni di affetto verso i figli, la crisi spirituale, l'analisi degli eventi che lo portarono a fuggire da casa dieci giorni prima di morire in una sperduta stazione ferroviaria a duecentocinquanta miglia a sud-est di Mosca: questo libro di memorie familiari, aspro e sincero, scritto dal terzo dei suoi figli, rivela Lev Tolstoj per quello che era nella vita privata e in quella di scrittore. Postfazione di Marta Ottaviani.

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Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

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