Se morisse mio marito è stato uno dei primi romanzi della serie dei classici della Christie pubblicati durante gli anni Trenta e Quaranta, i suoi due decenni più felici. In Inghilterra e negli Stati Uniti (in cui era uscito col titolo Tredici a tavola il romanzo ebbe un immediato successo. Nel 1934 ne era stata fatta una versione cinematografica in cui il famoso attore inglese Austin Trevor interpretava la parte di Poirot...
Creare una trama era una delle passioni di Agatha Christie. Gli intrecci le balenavano alla mente nei momenti più inconsueti, mentre passeggiava lungo una strada o guardava una vetrina. In questo caso l'ispirazione le venne durante una rappresentazione teatrale, la sua forma preferita di spettacolo. Osservando l'attrice americana Ruth Draper e ammirando la facilità con cui riusciva a passare dal personaggio di una moglie brontolona a quello di una contadina inginocchiata in una cattedrale, cominciò a sviluppare l'idea di un personaggio coinvolto, in un modo o nell'altro, in un caso di imitazione. Il lettore non avrà difficoltà a riconoscere in Carlotta Adams l'attrice Ruth Draper, ma che altro si può dire senza correre il rischio di guastare il piacere della lettura? La cosa migliore, a mio avviso, è di prestare particolare attenzione alle cinque domande che Poirot rivolge a Hastings alla fine del capitolo 14...
(dalla prefazione di Julian Symons)