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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Yasmina Khadra

L'attentatrice

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Recensioni (2)
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Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
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Tintaglia

Asciutta, netta, intesa riflessione sull'odio, la vita, il sogno, il sacrificio: la materia di cui è tessuta la terra d'Israele, e la Palestina. In breve, un giovane chirurgo, israeliano ma di origini arabe, scopre che la moglie amatissima e felice (credeva...) s'è fatta esplodere in un ristorante. Diciannove vittime, e la vita dell'uomo in pezzi, mentre viaggia alla ricerca della verità sulla donna che amava, che forse lo amava, ma che era un sogno, non la reltà. una realtà sfuggente, mobile, come le ragioni di un conflitto che lacera senz aposa la nazione in cui vive, e di cui non riesce a farsi una ragione. Molto bello, e soprattutto "Bravo!" all'autore per non avber fornito chiavi di lettura ideologizzate a una vicenda fin troppo facile da servire secondo il proprio punto di vista. l'orrore è l'orrore, torti e ragioni vengono mostrati da entrambe le parti.

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licia_t

Un libro meraviglioso a terribile. Kadra riesce ad andare oltre la potenza della denuncia, e traccia un affresco dell'intera condizione umana.

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Editore: A. Mondadori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 232

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8804572051

ISBN-13: 9788804572053

Data di pubblicazione: 2007

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Yasmina Khadra

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Asciutta, netta, intesa riflessione sull'odio, la vita, il sogno, il sacrificio: la materia di cui è tessuta la terra d'Israele, e la Palestina. In breve, un giovane chirurgo, israeliano ma di origini arabe, scopre che la moglie amatissima e felice (credeva...) s'è fatta esplodere in un ristorante. Diciannove vittime, e la vita dell'uomo in pezzi, mentre viaggia alla ricerca della verità sulla donna che amava, che forse lo amava, ma che era un sogno, non la reltà. una realtà sfuggente, mobile, come le ragioni di un conflitto che lacera senz aposa la nazione in cui vive, e di cui non riesce a farsi una ragione. Molto bello, e soprattutto "Bravo!" all'autore per non avber fornito chiavi di lettura ideologizzate a una vicenda fin troppo facile da servire secondo il proprio punto di vista. l'orrore è l'orrore, torti e ragioni vengono mostrati da entrambe le parti.

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Un libro meraviglioso a terribile. Kadra riesce ad andare oltre la potenza della denuncia, e traccia un affresco dell'intera condizione umana.

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