Per Montale la realtà è segnata da una insanabile frattura fra l'individuo e il mondo, che provoca un senso di frustrazione e di estraneità, un malessere esistenziale. Rispetto a questa visione, la poesia si pone per Montale come espressione profonda e personale della propria ricerca di dignità e del tentativo più alto di comunicare fra gli uomini. L'opera di Montale è, infatti, sempre sorretta da un'intima esigenza di moralità, ma priva di qualunque intenzione moralistica: egli, infatti, non si propone come guida spirituale o morale per gli altri; attraverso la poesia tenta di esprimere la necessità dell'individuo di vivere nel mondo accogliendo con dignità la propria fragilità e la propria debolezza.
Il volume racchiude le seguenti raccolte di versi:
Ossi di seppia - Le occasioni - La bufera e altro - Satura - Diario del '71 e del '72 - Quaderno di quattro anni - Altri versi - Quaderno di traduzioni - Poesie disperse