Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Jorge Luis Borges

La moneta di ferro

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 17-07-2012 da
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 17-07-2012 da
Disponibile in 1 libreria

Nel 991, l’esiguo drappello di sassoni scampato a un attacco vichingo sulle coste dell’Anglia orientale decide di non sopravvivere al suo signore caduto in battaglia; solo Werferth, il cantore, fuggirà, per tramandare la memoria di quel giorno: «li vide perdersi nella penombra del giorno e delle foglie, ma alle sue labbra già affiorava un verso». Così Borges, appassionato cultore della «germanistica d’Inghilterra e d’Islanda», immagina si sia svolta la storica battaglia di Maldon. E il gesto di Werferth, deciso a salvare quel che il «vento del tempo» travolge, potrebbe essere l’insegna della Moneta di ferro, che, pubblicato nel 1976, raduna poesie (oltre a due testi in prosa) per lo più redatte nell’arco di un anno, a ridosso di eventi decisivi: la scomparsa della madre, dolorosa ma liberatoria, la felicità di un amore corrisposto, il lungo soggiorno a East Lansing, nel Michigan, insieme a María Kodama, la caduta di Isabelita Perón. Si tratta di salvare, nel caso di Borges, la memoria perduta di ciò che ha visto, la memoria impossibile di ciò che non ha mai conosciuto o forse ha solo sognato: come Eraclito, finzione immaginata ai bordi del Red Cedar per non pensare a Buenos Aires e ai suoi volti amati, o Spinoza, il mago dagli occhi tristi e la pelle citrina che dà forma a Dio con la parola. «Ho commesso il peggiore dei peccati / che un uomo può commettere. Non sono stato / felice» recita la splendida Il rimorso; ma è difficile non cogliere in questa autoaccusa uno sguardo più sereno – quasi una rigenerazione, capace di trasformare in miele anche l’ultima goccia della clessidra.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Editore: Adelphi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 141

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8845923274

ISBN-13: 9788845923272

Data di pubblicazione: 2008

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Jorge Luis Borges

La moneta di ferro

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 17-07-2012 da
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 17-07-2012 da
Disponibile in 1 libreria

Nel 991, l’esiguo drappello di sassoni scampato a un attacco vichingo sulle coste dell’Anglia orientale decide di non sopravvivere al suo signore caduto in battaglia; solo Werferth, il cantore, fuggirà, per tramandare la memoria di quel giorno: «li vide perdersi nella penombra del giorno e delle foglie, ma alle sue labbra già affiorava un verso». Così Borges, appassionato cultore della «germanistica d’Inghilterra e d’Islanda», immagina si sia svolta la storica battaglia di Maldon. E il gesto di Werferth, deciso a salvare quel che il «vento del tempo» travolge, potrebbe essere l’insegna della Moneta di ferro, che, pubblicato nel 1976, raduna poesie (oltre a due testi in prosa) per lo più redatte nell’arco di un anno, a ridosso di eventi decisivi: la scomparsa della madre, dolorosa ma liberatoria, la felicità di un amore corrisposto, il lungo soggiorno a East Lansing, nel Michigan, insieme a María Kodama, la caduta di Isabelita Perón. Si tratta di salvare, nel caso di Borges, la memoria perduta di ciò che ha visto, la memoria impossibile di ciò che non ha mai conosciuto o forse ha solo sognato: come Eraclito, finzione immaginata ai bordi del Red Cedar per non pensare a Buenos Aires e ai suoi volti amati, o Spinoza, il mago dagli occhi tristi e la pelle citrina che dà forma a Dio con la parola. «Ho commesso il peggiore dei peccati / che un uomo può commettere. Non sono stato / felice» recita la splendida Il rimorso; ma è difficile non cogliere in questa autoaccusa uno sguardo più sereno – quasi una rigenerazione, capace di trasformare in miele anche l’ultima goccia della clessidra.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica