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Giancarlo Zoccheddu

Rispondete a questa domanda. Semplice. Volete farvi due risate? che genere di risate caro? mi direte voi. Quel genere di risate che nascono dagli eventi tragicomici della vita. In che senso tragicomici caro? continuerete voi. Nel senso che il protagonista conduce una vita da premio nobel acclamato e famoso che però è soggetta a continui scarti tragici. La sensazione che si ha attraversando questa storia è quella della nitida rappresentazione dell'estrema debolezza dei nostri piani esistenziali (e va bene) del genere di sotterfugi psicologici che usiamo per impedire a questa fragilità progettuale di travolgerci (e va bene) e di come alla fine poi va tutto comunque in merda (e questo non sempre è un bene). In questa triade minacciosa McEwan dimostra le sue qualità di scrittore pensante e intellettuale e spiritoso. Curata è come sempre la prosa ma più che in altri libri dello scrittore inglese qui mi sembra agire violentemente quella contro-idea che l'intellettuale non riesce ad essere giocoso e spassoso. Tutto viene declinato attraverso la sua lente divertita: le corna, la violenza, gli incidenti fallici (questa la capite solo leggendo il libro), l'avidità, la golosità, l'amore, la mediocrità. Siamo noi insomma e si, anche voi che fate no no con il ditino, ma in una chiave quasi tenera. Ecco questo è il libro di Natale. Tenerezza e comprensione e umanità sotto l'albero

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 339

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806203789

ISBN-13: 9788806203788

Data di pubblicazione: 2010

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