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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Melania G. Mazzucco

Limbo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 4 librerie
Inserito il 06-05-2015 da licia_t
Aggiornato il 06-05-2015 da licia_t
Disponibile in 4 librerie

La vigilia di Natale, Manuela Paris torna a casa, in una cittadina sul mare vicino a Roma. Non ha ancora ventotto anni. Da lì è partita per fare il soldato, ormai molti anni fa. In fuga da un'adolescenza sbandata, dalle frustrazioni di una madre che cercava in lei il proprio riscatto e dalle lacerazioni della sua famiglia. Con rabbia, determinazione e sacrificio, Manuela si è faticosamente costruita la vita che sognava, fino a diventare sottufficiale dell'esercito e comandante di plotone in una base avanzata del deserto afghano, responsabile della vita e della morte di trenta uomini. Ma il sanguinoso attentato in cui è rimasta ferita la costringe ora a una guerra molto diversa, e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo di donna e vittima che la società tenta di imporle.
L'incontro con il misterioso ospite dell'hotel Bellavista, sospeso come lei in un suo personale limbo di attesa e speranza, è l'occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere - perché nessuno, nemmeno lei, è ciò che sembra.
Sette anni dopo Un giorno perfetto, Melania Mazzucco torna a scrivere un romanzo contemporaneo, epico e appassionante, in cui la tensione etica soffia a ogni pagina. Una storia d'amore e di perdita, di morte e resistenza, che ci interroga sulle nostre scelte e sulle nostre responsabilità di uomini.

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Anita Rudcliff


  • Certi libri bisogna leggerli con calma, bisognerebbe avere un libretto di istruzioni per sapere quando un libro si può divorare in due giorni e quando invece prevede una lettura lenta ,per poter metabolizzare una pagina dopo l'altra le emozioni che suscita ...Ormai sto per concludere Limbo, libro che ho dapprima divorato, poi messo in pausa,e ancora ripreso in mano stavolta ponderando ogni parola,forse proteggendo me stessa dal troppo dolore che trasuda dalle pagine.La storia di una sopravvissuta in Afganistan, un soldato che è partito pieno di ideali e che è tornato a pezzi , non è mai stata così attuale...solo pochi giorni fa l'Italia ha perso un altro compatriota ....ci si fanno tante domande, spesso banalissime,e si sputano altrettante sentenze, ancora più banali delle domande stesse...ne valeva la pena ?l'ha fatto per soldi?dove sono finiti gli ideali ?davvero si crede ancora alle parole "missione di pace"?fino ad ora anche i miei commenti sono sempre stati questi,da mediocre pacifista convinta che quella guerra non ci appartiene, che i soldati sono solo marionette i cui fili vengono mossi da personaggi che non si sporcano le scarpe calpestando la terra dove manddano a morire questa gente...eppure....la lettura di Limbo ha scardinato queste mie convinzioni, delle quali adesso mi vergogno un pò,perchè erano limitate a una visione molto superficiale della questione....non che fossero completamente differenti dalla realtà, anzi , solo che dietro a ogni soldato che parte in missione di pace, da quelli che rimangono nell'anonimato perchè tornano sani e salvi a casa , a quelli che balzano in testa alle cronache perchè c'hanno lasciat le penne, c'è una storia che li ha spinti a partire , a volte importante, altre volte meno,che dall'esterno probabilmente non potremo comprendre appieno e proprio per questo motivo non possiamo permetterci di giudicare .....

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 488

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806209388

ISBN-13: 9788806209384

Data di pubblicazione: 2012

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La vigilia di Natale, Manuela Paris torna a casa, in una cittadina sul mare vicino a Roma. Non ha ancora ventotto anni. Da lì è partita per fare il soldato, ormai molti anni fa. In fuga da un'adolescenza sbandata, dalle frustrazioni di una madre che cercava in lei il proprio riscatto e dalle lacerazioni della sua famiglia. Con rabbia, determinazione e sacrificio, Manuela si è faticosamente costruita la vita che sognava, fino a diventare sottufficiale dell'esercito e comandante di plotone in una base avanzata del deserto afghano, responsabile della vita e della morte di trenta uomini. Ma il sanguinoso attentato in cui è rimasta ferita la costringe ora a una guerra molto diversa, e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo di donna e vittima che la società tenta di imporle.
L'incontro con il misterioso ospite dell'hotel Bellavista, sospeso come lei in un suo personale limbo di attesa e speranza, è l'occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere - perché nessuno, nemmeno lei, è ciò che sembra.
Sette anni dopo Un giorno perfetto, Melania Mazzucco torna a scrivere un romanzo contemporaneo, epico e appassionante, in cui la tensione etica soffia a ogni pagina. Una storia d'amore e di perdita, di morte e resistenza, che ci interroga sulle nostre scelte e sulle nostre responsabilità di uomini.

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  • Certi libri bisogna leggerli con calma, bisognerebbe avere un libretto di istruzioni per sapere quando un libro si può divorare in due giorni e quando invece prevede una lettura lenta ,per poter metabolizzare una pagina dopo l'altra le emozioni che suscita ...Ormai sto per concludere Limbo, libro che ho dapprima divorato, poi messo in pausa,e ancora ripreso in mano stavolta ponderando ogni parola,forse proteggendo me stessa dal troppo dolore che trasuda dalle pagine.La storia di una sopravvissuta in Afganistan, un soldato che è partito pieno di ideali e che è tornato a pezzi , non è mai stata così attuale...solo pochi giorni fa l'Italia ha perso un altro compatriota ....ci si fanno tante domande, spesso banalissime,e si sputano altrettante sentenze, ancora più banali delle domande stesse...ne valeva la pena ?l'ha fatto per soldi?dove sono finiti gli ideali ?davvero si crede ancora alle parole "missione di pace"?fino ad ora anche i miei commenti sono sempre stati questi,da mediocre pacifista convinta che quella guerra non ci appartiene, che i soldati sono solo marionette i cui fili vengono mossi da personaggi che non si sporcano le scarpe calpestando la terra dove manddano a morire questa gente...eppure....la lettura di Limbo ha scardinato queste mie convinzioni, delle quali adesso mi vergogno un pò,perchè erano limitate a una visione molto superficiale della questione....non che fossero completamente differenti dalla realtà, anzi , solo che dietro a ogni soldato che parte in missione di pace, da quelli che rimangono nell'anonimato perchè tornano sani e salvi a casa , a quelli che balzano in testa alle cronache perchè c'hanno lasciat le penne, c'è una storia che li ha spinti a partire , a volte importante, altre volte meno,che dall'esterno probabilmente non potremo comprendre appieno e proprio per questo motivo non possiamo permetterci di giudicare .....

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