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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Goliarda Sapienza

L'arte della gioia

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 06-01-2017 da Mauve
Aggiornato il 06-01-2017 da Mauve
Disponibile in 5 librerie
Inserito il 06-01-2017 da Mauve
Aggiornato il 06-01-2017 da Mauve
Disponibile in 5 librerie

L'arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato da molti editori, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì in Francia ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto. Modesta nasce in una casa povera ma fin dall'inizio è consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina è mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale: Modesta è una donna capace di scombinare ogni regola del gioco pur di godere del vero piacere, sfidando la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. L'arte della gioia è l'opera scandalo di una scrittrice. È un'autobiografia immaginaria. È un romanzo d'avventura. È un romanzo di formazione. Ed è anche un romanzo erotico, e politico, e psicologico. Insomma, è un romanzo indefinibile, che conquista e sconvolge.

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Recensioni

Luckyliuc

Una nota di M. Baraghini, trovata casualmente, sarà utile per scarabocchiare qualche appunto sulla lezione di Goliarda. Scriveva Massimo Gramellini sullo “Specchio” della “Stampa” nel 1992: “Il mondo della cultura ufficiale è una camarilla di mediocri che si sbrodolano addosso i loro livori. Da secoli l’intellettuale italiano è abituato a rivolgersi al principe, anziché al pubblico, a disprezzare le persone semplici e ad adulare i potenti. Parla e scrive in un linguaggio per iniziati. Il suo orizzonte è il salotto, come un tempo era la corte”. Cito sempre questo giudizio quando nei dibattiti pubblici mi si chiede del disprezzo che provo per i critici letterari italiani, per gli scrittori italiani del nulla, quelli delle classifiche e dei salotti, per intenderci. Poi cito il caso di Goliarda Sapienza e del suo capolavoro L’arte della gioia. Goliarda fa paura e quindi è scomparsa e continua a essere assente dalle pagine letterarie. Fa paura perché nelle sue pagine scorre sangue, di contenuto e di scrittura. Provate a mettere a confronto le emozioni che suscita L’arte della gioia con quello che può suscitarvi l’ultima sveltina di Nico Orengo o di Aldo Nove o quella preannunciata di Alessandro Straricco. Provate un po’ voi e poi mettete a confronto la quantità di pagine di giornali dedicati all’Arte della gioia con quelle dedicate agli altri romanzi. Vedrete l’abisso che li separa. Libri col sangue e libri senza sangue: la sfida continua. E questo commento finisce.

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Valentina "Pisty"

 Lo definirei un "lungo" libro...sicuramente un'autrice abbastanza particolare e di vedute molto ampie per quegli anni (primi '900) e il libro riflette queste caratteristiche...alla fine sono riuscita ad apprezzarlo...molto presenti i temi politici che lo rendono, a momenti, un po pesantuccio...è stata una lettura abbastanza lenta ma procedendo ho apprezzato dei concetti molto profondi e fondamentali che l'autrice riporta costantemente nel romanzo: libertà ed indipendenza innanzi tutto!!!

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 540

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806189468

ISBN-13: 9788806189464

Data di pubblicazione: 2008

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L'arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato da molti editori, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì in Francia ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto. Modesta nasce in una casa povera ma fin dall'inizio è consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina è mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale: Modesta è una donna capace di scombinare ogni regola del gioco pur di godere del vero piacere, sfidando la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. L'arte della gioia è l'opera scandalo di una scrittrice. È un'autobiografia immaginaria. È un romanzo d'avventura. È un romanzo di formazione. Ed è anche un romanzo erotico, e politico, e psicologico. Insomma, è un romanzo indefinibile, che conquista e sconvolge.

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Valentina "Pisty"

 Lo definirei un "lungo" libro...sicuramente un'autrice abbastanza particolare e di vedute molto ampie per quegli anni (primi '900) e il libro riflette queste caratteristiche...alla fine sono riuscita ad apprezzarlo...molto presenti i temi politici che lo rendono, a momenti, un po pesantuccio...è stata una lettura abbastanza lenta ma procedendo ho apprezzato dei concetti molto profondi e fondamentali che l'autrice riporta costantemente nel romanzo: libertà ed indipendenza innanzi tutto!!!

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